di FraPè – Un luogo è come un mosaico composto da diverse tessere diverse tra loro ma tutte utili per dare un volto a quel luogo o quella opera. Quando si perde una tessera o cade, il mosaico cambia aspetto. Così è un luogo quando viene a mancare un suo componente. Quel bellissimo mosaico per me è il luogo che mi ha dato i natali: San Fratello, che da ieri piange per il ritorno alla Casa di Dio Padre di Ciro La Marca troncato da un brutto male in pochi mesi.
Un padre, uno sposo un amico. Un uomo di 63 anni che ha sempre lavorato da quando era piccolo, aiutando il padre con il carbone, poi come meccanico aprendosi un’autofficina. Le battute scherzose, le sue freddure, la simpatia, gli scherzi che organizzava con la sua comitiva, facevano di Ciro l’amico di tutti.
Non riuscirò mai a capire quale logica (caso mai ce ne sia una) viene usata per decidere chi deve andare via e chi deve rimanere. Una cosa è certa che in Cristo risorgeremo, che la morte è un passaggio ad una vita che non si consuma. Ciro mancherà, mancherà quella tessera preziosa e bella di un mosaico che cambia. La speranza è quella di continuare a vivere i valori di coloro che ci lasciano.
Ai funerali che si svolgeranno a San Fratello l’1 maggio alle ore 11, parteciperanno i componenti della Società Militare in congedo dove il figlio Ciro svolge il ruolo di Sindaco ed è componente della Fanfara dei Giudei
Arrivederci Ciro, salutaci tutti gli amici che abbiamo conosciuto e che non sono più fra noi.