• 7 Dicembre 2024 4:11

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Dialoghi con Rosalia” è l’evento, ideato e promosso dalla Fondazione Federico II, che si svolgerà oggi, sabato 2 settembre, alle 18:30, ai Giardini di Palazzo Reale. A dialogare su Rosalia, donna e Santa, il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso e la scrittrice Giuseppina Torregrossa con le incursioni musicali del maestro e compositore Marco Betta e la mise en éspace di Orio Scaduto insieme alla promettente Chiara Stassi che introdurranno la cronistoria attraverso l’interpretazione teatrale di un testo di Padre Giordano Cascini.

L’evento si tiene in prossimità dell’uscita dell’ultimo lavoro editoriale “Santuzza e una rosa” dell’autrice siciliana Torregrossa, conosciuta al grande pubblico per successi come “L’assaggiatrice” o “Il conto delle minne”.

“Non ho scelto Santa Rosalia come soggetto del mio ultimo romanzo – racconta l’autrice – ma è stata lei a scegliere me. Mi trovavo a New York e stavo attraversando uno di quei periodi in cui non si ha molta voglia di scrivere. Per varie vicissitudini mi sono imbattuta nel celebre quadro a lei dedicato di van Dyck che si trova al Metropolitan Museum e ho cominciato ad immaginare che dietro quel dipinto potesse esserci tanto altro. Ho fatto diverse ricerche e, partendo da alcuni fatti storici, la fantasia ha fatto il resto. Rosalia è una Santa internazionale. Il suo è un culto presente in tutta Europa. Io la immagino come una picciridda da proteggere. Nello scrivere questo romanzo ho sentito una forte responsabilità: che non venisse meno la santità di questa donna eccezionale. Non sono mai stata una fervente cattolica ma ne sono stata travolta”.

L’evocazione musicale alla Santa, invece, è affidata a Marco Betta: ha composto un brano inedito per l’occasione. La scelta di Palazzo Reale, non è per nulla casuale. Là dove Rosalia Sinibaldi nobildonna abitava, alla corte di Ruggero II, e da dove fu cacciata perché si rifiutò di sposare un nobile di nome Baldovino, oggi con questo evento torna a casa “raccontata” ed evocata attraverso l’Arte.

“Il miracolo che fece Santa Rosalia, non fu solo quello di liberare il capoluogo siciliano dalla peste, – dice il Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno – ma anche quello di far travalicare il suo culto oltre i confini. Santa Rosalia così come Santa Barbara e Sant’Agata sono esempi da seguire per tutti noi. Oggi a Palazzo Reale facciamo rivivere la tradizione religiosa e il culto alla Santa attraverso l’arte”.

“Tanto impegno nella ricerca – dice Patrizia Monterosso, direttore generale – ci hanno svelato una sorpresa quanto sia la grandiosità delle opere attorno alla Santa e alla sua devozione.
Una popolarità propagata grazie a grandi dell’Arte, primo fra tutti Anton van Dyck, contribuendo in questo modo a diffondere il culto di una Santa internazionale. Quello per Santa Rosalia è un culto così radicato nel territorio che finisce con il conquistare una tale forza comunicativa capace, nei secoli, di delineare un tratto fortemente diffusivo”.