• 4 Maggio 2024 3:57

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato della V settimana di Pasqua

Letture: At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21

Riflessione biblica

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me” (Gv 15,18-21). Nessuna meraviglia! Dobbiamo prendere sul serio la parola di Gesù: “Siamo nel mondo, ma non del mondo” (Gv 17,14). Siamo nel mondo: collaboriamo con tutti per il progresso di tutti, operiamo il bene per tutti, promuoviamo i valori umani che fanno progredire l’umanità. Non siamo del mondo: noi apparteniamo a Cristo, viviamo in Gesù, facciamo tutto nel nome di Gesù; perseguitati, portiamo le stimmate di Gesù nel nostro corpo (Gal 6,17), annunciamo la verità, operiamo con misericordia, giustizia e santità. Noi siamo per il mondo: siamo inviati da Gesù per accendere il fuoco dell’amore (Lc 12,49) e facciamo di tutto per accenderlo nel cuore di ogni uomo. In ogni caso, non si può essere amici di tutti. Non si può essere amici di Gesù, che predica verità, giustizia, amore e santità, e del mondo, che vive nella menzogna, pratica l’ingiustizia, incita all’odio e alla violenza, esalta la malvagità e la durezza di cuore (Rom 1,28-32). Gesù ci invita a seguirlo per la via della Croce, ma il mondo non non vuole riconoscere né le radici cristiane della nostra civiltà, né vuole il Crocifisso nei luoghi pubblici e, se lo ammette, lo fa non per fede, ma per tradizione o per simbolismo; non vuole il Natale, per non disgustare i musulmani o le altre religioni (così dicono, ma non è vero); pratica la teoria del gender per sovvertire la famiglia …. . Niente paura! Continuiamo a seguire Gesù, e soprattutto di essere buoni testimoni di Gesù e del suo amore anche verso i nemici: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,44-45). Non dobbiamo odiare il mondo né aver paura del mondo, ma “non conformiamoci al mondo, ma lasciamoci trasformare (dallo Spirito di Gesù), perché rinnovi il nostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). Continuiamo a predicare Gesù, luce del mondo: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12)

Lettura esistenziale

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia” (Gv 15, 18s). I cristiani sono perseguitati oggi più che agli inizi della storia del cristianesimo. La causa originaria di ogni persecuzione è l’odio del principe del mondo verso quanti sono stati salvati e redenti da Gesù con la sua morte e con la sua resurrezione. Le uniche armi per difendersi sono la Parola di Dio, l’umiltà e la mitezza. La strada dei cristiani è la strada che Gesù stesso ha percorso, cioè la via della croce. La Croce di Gesù è il segno supremo dell’amore di Dio per ogni uomo, è la risposta sovrabbondante al bisogno che ha ogni persona di essere amata. Quando siamo nella prova e nella tribolazione, guardiamo alla Croce di Cristo: lì troviamo il coraggio per continuare a camminare; lì possiamo ripetere, con ferma speranza, le parole di san Paolo: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati» (Rm 8, 35.37).