In vista dell’uscita ufficiale nazionale di The Chosen: Ultima Cena in oltre 110 cinema italiani dal 10 al 16 aprile grazie a Nexo Studios, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a cinque proiezioni speciali in anteprima: dopo Roma, il 3 aprile a Milano, il 5 aprile a Palermo, il 6 aprile a Catania, il 7 aprile a Napoli e dal 10 al 16 aprile a Messina.
Con oltre 280 milioni di spettatori, The Chosen è una delle serie più viste al mondo, distribuita a livello globale da Lionsgate. Nato come un progetto finanziato dal pubblico, ha raggiunto oggi oltre 900 milioni di visualizzazioni degli episodi e più di 17 milioni di follower sui social media. Si tratta di un prodotto che parla al cuore di tutti, credenti e non credenti. Il pubblico italiano sta rispondendo, sono oltre 300mila le app scaricate in Italia di The Chosen dove vedere tutta la serie, prossimamente anche gli 8 episodi della quinta stagione. La cosa bella del film sull’Ultima Cena è che può vederlo anche chi non ha visto le precedenti stagioni.
Straordinario e commovente l’attore americano Jonathan Roumie nel ruolo di un Cristo che si avvicina non senza sofferenza al compimento della sua missione e che incontriamo a Madrid col cast. «Siamo a un punto della storia in cui vediamo la sua strada – racconta ad Avvenire Roumie –. Gesù comincia la quinta stagione con l’entrata in Gerusalemme su un asino. Lui inizia la settimana la domenica al suo massimo, tutti lo osannano, lo vogliono eleggere re, ma fino a venerdì c’è un precipitare della situazione fino a morire sulla croce. La domanda come attore era come navigare fra i colpi di scena della storia in quei 5 giorni? Questo è il più grande dramma che la Bibbia ha da offrire». Che si risolverà nella settima serie con la Resurrezione, aggiunge Roumie, perché «la vita di tutta l’umanità è il risultato del sacrificio di Cristo sulla croce». Per l’attore profondamente cattolico, interpretare Gesù è anche una questione di fede poiché «Lui è la rappresentazione di tutto quello che spero di poter adempiere nella mia vita su questa terra e la ragione della mia esistenza». Una grande responsabilità rappresentare per milioni di persone il volto di Cristo? «Tutto quello che faccio fuori e dentro lo schermo è un riflesso di questa responsabilità e lo prendo molto seriamente» ci spiega.
Dolce e determinata, al fianco di Gesù c’è sempre la madre Maria, interpretata da una volitiva Vanessa Benavente orgogliosa di interpretare, ci spiega un personaggio veramente d’impatto, perché porta un messaggio che tocca molti cuori nel mondo. Quello che mi piace di come ritraiamo Maria in questa serie tv è che è sì una madre che contribuisce al progetto di Gesù e al suo ministero, ma anche la vediamo in tutte le differenti sfumature, è un personaggio complesso, la vediamo come una donna, una amica, una parte della comunità, una mentore di alcuni discepoli. Io penso che oggi le donne abbiano tutti questi ruoli, devono destreggiarsi fra tutte queste cose nello stesso momento. Quello che amo è che è una prospettiva davvero moderna su Maria, molto rispettosa della storia, e rispettosa anche della sceneggiatura».
In The Chosen: Ultima Cena ci fa tenerezza ed anche sorridere Pietro, il bell’attore israeliano Shahar Isaac, che tiene impacciato il suo primo discorso pubblico a Gerusalemme, ma che è anche spiazzato dalle scelte di Gesù: «In questa quinta stagione io un po’ perdo la comprensione delle cose, non capisco che cosa sta succedendo e perché – racconta ad Avvenire -. Il segreto del successo della serie? E’ la cura nell’esplorare l’umanità attraversando la vita, non ci vergogniamo di mostrare la parte più oscura della vita, con le sue parti più difficili. E io apprezzo molto come l’esplorazione vada così in profondo senza voler imporre un credo a nessuno».