• 29 Aprile 2024 8:43

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Martedì della XXII settimana del tempo Ordinario

Letture:1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37

Riflessione biblica

Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità” (Lc 4,31-37). Dopo Nazaret, Gesù opera a Cafarnao, e la sua azione salvifica ha due momenti essenziali: insegnare e guarire. Gesù insegna nella sinagoga: “e la sua parola aveva autorità”. Egli non insegnava alla maniera dei “maestri” del suo tempo: non insegnava in nome di una tradizione secolare, ma in nome di Dio; si alimentava direttamente alla sorgente della verità, della giustizia, della santità e dell’amore. gesu-15 Un insegnamento con autoritàEgli partecipava alla potenza santificante del Padre: “Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse” (Gv 14,10). Anzi, le sue parole ci comunicano lo Spirito: “Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito” (Gv 3,34). E lo Spirito opera nelle parole di Gesù: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita” (Gv 6,63). E nello Spirito la parola di Gesù aveva piena autorità: “Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!” (Mc 1,27). E il miracolo sull’indemoniato manifesta non solo il potere di Gesù su Satana, ma soprattutto che, “scacciando i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, è giunto a noi il regno di Dio” (Mt 12,28). Ciò che fa veramente meraviglia è che la gente della sinagoga si stupisca dell’autorità di Gesù, ma è solo lo “spirito impuro”che riconosce e proclama che Gesù è “il Santo di Dio”. gesu-3-300x188 Un insegnamento con autoritàNon basta lo stupore, bisogna credere e proclamare che Gesù è il Santo di Dio, che opera in noi la salvezza: “Se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza”. Ancora: non basta solo credere: “anche i demoni lo credono e tremano!” (Gc 2,19), ma bisogna lasciarci condurre dallo Spirito di Dio, perché ci insegni la via della sequela di Gesù e ci dia la forza di praticarla nella nostra esperienza quotidiana: “Agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità” (Ef 4,15).

Lettura esistenziale

“Erano stupiti del suo insegnamento perchè la sua parola aveva autorità” (Lc 4,33). Di fronte all’annuncio evangelico di Gesù, sono vari gli atteggiamenti che si possono assumere, come notiamo anche in questo brano evangelico e in altri che trattano lo stesso argomento.

Marta-Maria-e-Gesu-300x169 Un insegnamento con autoritàSi nota nella maggior parte della gente, ma anche in singole persone come Maria di Betania per esempio, la sete di ascoltare la Parola di Gesù, Parola che fa nascere lo stupore nel loro cuore e l’interrogativo sulla vera identità di Gesù che comanda persino agli spiriti impuri e questi gli obbediscono (cfr Lc 4, 36) oppure sgrida il vento e subito torna il sereno (cfr Mc 4,39). In alcuni, però, si nota anche un certo fastidio e disappunto che talvolta sfociano in rabbia e nel proposito di toglierlo addirittura di mezzo (Lc 4, 28). In altri brani evangelici si sottolinea che la folla e gli stessi discepoli non comprendono le parabole di Gesù e gli chiedono spiegazioni. C’è poi l’atteggiamento degli scribi e dei farisei desiderosi solo di coglierlo in fallo e accusarlo.

Quale deve essere l’atteggiamento del Cristiano, il nostro atteggiamento, quando ascoltiamo la Parola di Gesù? Indubbiamente quello di Maria, la Madre di Gesù, che conservava nello scrigno del suo cuore tutte le Parole del Suo Divin Figlio e le meditava (cfr Lc 2,19). San-Francesco-Gallery-02-300x123 Un insegnamento con autoritàO ancora quello dei Santi, come Francesco d’Assisi per esempio, il quale non frapponeva indugio nel mettere in pratica la Parola ascoltata, ma passava subito dall’ascolto alla vita. Egli diceva ai suoi Frati e a tutti, che la parola di Dio è semplice, ed è con semplicità che va intesa e messa in pratica. Mentre talvolta noi cerchiamo parole per spiegarla o per aggirarne il significato.

Gesù parlava semplicemente in modo da essere da tutti capito: dalle persone dotte e da quelle incolte. Spesso portava esempi tratti dalla vita quotidiana, alla portata e sotto gli occhi di tutti. Se non comprendiamo la Sua Parola probabilmente è perchè il nostro cuore è indurito o appesantito. Il rimedio comunque c’è, si chiama: Sacramento della riconciliazione, lì deponiamo tutti i nostri fardelli e recuperiamo vista, udito, intelletto e capacità di comprendere la Parola di Dio.