• 29 Aprile 2024 15:33

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Tommaso d’Aquino

Letture: 2Sam 11,1-4.5-10.13-17; Sal 50; Mc 4,26-34

Riflessione biblica

“A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?” (Mc 4,26-34). Il seme è uno: il Regno di Dio, che è stato seminato nel nostro cuore. Le applicazioni proposte sono due: la prima riguarda il modo misterioso della crescita del Regno di Dio nel nostro cuore; la seconda ci mostra il risultato, che può avere se lo lasciamo crescere nel nostro intimo. Tutto ciò è significativo del modo di operare di Dio nei nostri cuori: “È Dio, infatti, che suscita in noi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore” (Fil 2,13).seme-300x217 Un piccolo seme A noi tocca di lasciarlo operare, senza porre resistenza, ma con docilità alla sua azione di grazia far sì che “Gesù cresca e noi diminuire” (Gv 3,30). Siamo sempre preoccupati nel “fare”, pieni di ansie e timori per le nostre fragilità e incoerenze, mentre l’unica via da seguire è quella di affidarci totalmente a lui: la nostra crescita “non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che ha misericordia” (Rom 9,16). Non sono i nostri sforzi che ci fanno crescere: noi collaboriamo con Dio, ma è lui che ci fa crescere (1Cor 3,6). Allora dobbiamo essere inerti? Non sia mai! Dobbiamo essere efficienti nello Spirito: in una fiducia senza limiti, nella docilità all’azione di grazia che lo Spirito produce i noi, in una pazienza che non si rassegna, ma guarda verso la meta. fede Un piccolo semeFiducia senza limiti: “So che, secondo la mia ardente attesa e la speranza, in nulla rimarrò deluso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia” (Fil 1,20). Docilità pronta: “Per sua volontà, Dio ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza” (Gc 1,18.21). Pazienza operosa: “Siate costanti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge” (Gc 5,7). In ogni caso, per crescere in frumento di Dio, rimaniamo sempre sintonizzati con lo Spirito, in modo che esso faccia nascere in noi la vita nuova, il Regno di Dio, regno di pace, di amore e di santità.

Lettura esistenziale

grano-300x150 Un piccolo seme“A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape” (Mc 4, 31). Sia nella prima che nella seconda parabola del Vangelo odierno, Gesù utilizza l’immagine della semina per descrivere il Regno di Dio. Nella seconda parabola si tratta di un seme specifico, il granello di senape, considerato il più piccolo di tutti i semi. Pur così minuto, però, esso è pieno di vita, dal suo spezzarsi nasce un germoglio capace di rompere il terreno, di uscire alla luce del sole e di crescere fino a diventare “più grande di tutte le piante dell’orto” (cfr Mc 4,32): la debolezza è la forza del seme, lo spezzarsi è la sua potenza.

Così è il Regno di Dio: una realtà umanamente piccola, composta da chi è povero nel cuore, da chi non confida nella propria forza, ma in quella dell’amore di Dio, da chi non è importante agli occhi del mondo; eppure proprio attraverso degli strumenti così umili irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è apparentemente insignificante. La nostra piccola forza, apparentemente impotente dinanzi ai problemi del mondo, se immessa in quella di Dio non teme ostacoli, perché certa è la vittoria del Signore. È il miracolo dell’amore di Dio, che fa germogliare e fa crescere ogni seme di bene sparso sulla terra.

L’esperienza di questo miracolo d’amore ci fa essere ottimisti, nonostante le difficoltà, le sofferenze e il male che incontriamo. Il seme germoglia e cresce, perché lo fa crescere l’amore di Dio. La Vergine Maria, che ha accolto come «terra buona» il seme della divina Parola, rafforzi in noi questa fede e questa speranza.