di FraPè – Certo che svegliarsi e rendersi conto che un giovane di 29 anni che conoscevi è precipitato da un burrone non è da augurare a nessuno. E’ ciò che l’intera comunità di San Marco D’Alunzio sta provando da ieri mattina alla notizia che Gabriele Di Simone operaio ha perso la vita precipitando in una scarpata, mentre era a bordo di una jeep. Insieme a lui è rimasto ferito un 16enne aluntino, che ora si trova ricoverato un gravissime condizioni nel reparto di rianimazione del Policlinico di Messina.
Un volo impressionante, con oltre 200 mt di dislivello – secondo i soccorritori – tra il punto in cui l’auto sarebbe scivolata giù e quello di impatto, avvenuto in piena notte, su una strada sterrata in contrada Stella, ad Alcara Li Fusi e sulla cui dinamica e causa sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di S. Agata di Militello e della locale stazione, intervenuti sul posto. Sull’accaduto è stato aperto un fascicolo, come atto dovuto, affidato al sostituto procuratore Giovanna Lombardo. Precisa AM in un’articolo scritto da Valentina De Caro.
La drammatica notizia è stata data da un terzo giovane anch’egli di San Marco D’Alunzio che era assieme a Gabriele e al 16enne, sceso dall’auto nel momento in cui sarebbe caduta nel vuoto. Il ragazzo che è rimasto fortunatamente illeso possiamo immaginare tutti in che stato sia attualmente.
Valentina De Caro di Antenna del Mediterraneo racconta che è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Sant’Agata Militello e dei volontari di Mistretta, per raggiungere il punto in cui il fuoristrada è precipitato, in una area molto impervia, tra fitta vegetazione e punti molto scoscesi, insieme al gruppo di pronto intervento della Forestale. Per il 29enne non c’è stato purtroppo nulla da fare, mentre il ferito è stato recuperato grazie all’intervento di un elicottero dei vigili del fuoco e del nucleo Saf dei caschi rossi, giunto da Palermo. Particolarmente complesse e drammatiche le operazioni di soccorso: è stato necessario calare una coraggiosa donna medico del 118, la dottoressa Maria Teresa Caruso, in servizio alla postazione di Capo d’Orlando, con un verricello per poter raggiungere il giovane a cui sono state prestate le prime cure. Poi è stato assicurato alla barella, issato e condotto sull’elicottero dei vigili del fuoco al campo sportivo di Alcara Li Fusi, da dove è stato trasferito in elisoccorso a Messina. Poi le operazioni di recupero della salma. Sui luoghi il sindaco di Alcara Li Fusi, Ettore Dottore, il primo cittadino di San Marco d’Alunzio Filippo Miracula, accorso accanto ai familiari della vittima. A supportare gli interventi di soccorso gli agenti della Polizia Locale di Alcara Li Fusi e i volontari di Protezione Civile.
Ci chiediamo perchè il Signore permette che un giovane allegro e sorridente, infaticabile lavoratore, che ha in cuore di sposarsi e creare una famiglia insieme alla sua ragazza deve fare una fine del genere? Personalmente mi perdo dandomi poche risposte, la fede mi aiuta a credere che quel volo di oltre 200 mt che Gabriele ha fatto con la sua Jeep è il volo che l’ha portato a Dio… il perchè? sarà una delle tante domande che farò a Nostro Signore… ma in questi momenti è la fede che aiuta ad andare avanti vivendo in compagnia di un angelo in più. Come poteva quel folle di San Francesco di Assisi chiamare sorella la morte che semina pianto e destabilizza famiglie e comunità? Solo per fede, perché era innamorato di Dio e tramite la morte corporale poteva incontrarlo per vivere per sempre con Lui. questo è quello che sta iniziando a fare Gabriele vivere con Dio e pregare per tutti noi.
Intanto tutta la comunità dei Nebrodi sconvolta per la morte di Gabriele è in preghiera per il 16enne ricoverato in ospedale e er l’altro ragazzo rimasto illeso affinché superi questo momento drammatico. Non possiamo dimenticare nella nostra preghiera i genitori di Gabriele e tutti i suoi amici e la sua ragazza. Il Signore dia a loro e a tutta la comunità di San Marco d’Alunzio la forza di reagire e di vivere cogliendo ciò che di bello e santo Gabriele ha potuto seminare nella sua giovane vita.
Lancio la proposta di dedicare durante la giornata cinque minuti di silenzio e preghiera che ognuno farà personalmente per Gabriele e i suoi amici coinvolti nell’incidente mortale e per tutti i giovani dei Nebrodi.
(foto Club Lions Nebrodi 4×4)