• 2 Maggio 2024 21:39

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Luca

Letture: 2Tm 4,10-17; Sal 144; Lc 10,1-9

Riflessione biblica

“Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo” (Lc 10,1-9). Solo S. Luca ci parla di questo invio di questi 72 discepoli in missione, gli altri evangelisti ci parlano solo dell’invio dei Dodici, apostoli della “buona notizia” di Gesù. san-luca Una buona notiziaPer Luca, tra i due invii missionari non c’è contraddizione, ma complementarietà: i Dodici sono inviati ad annunciare il Regno di Dio a Israele, “dando loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie” (Lc 9,1): “Essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni” (Lc 9,6). La missione dei 72 discepoli indica la missione universale dei discepoli di Gesù, dato che allora si riteneva che sulla terra vi fossero solo 72 nazioni. Luca, di origine pagana e da buon storico, ci informa della volontà salvifica di Gesù, che vuole tutti gli uomini salvi: “Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra” (At 1,8). Volontà salvifica, confermata anche da S. Matteo: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,20). Fedele al messaggio di salvezza di Gesù e discepolo amato da Paolo, Luca impronta il suo Vangelo alla misericordia, con cui Dio chiama a conversione i peccatori: pone la pecora perduta sulle sue spalle e la riporta all’ovile; descrive Dio come il Padre che attende il ritorno del “figliol prodigo” e fa festa, perché questo suo figlio “era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Lc 15,32); ma anche la grande misericordia del “buon samaritano”, che indica il modo giusto di amare il prossimo (Lc 10,37). Luca è anche l’evangelista dell’infanzia di Gesù sotto le cure materne di Maria, che “custodiva tutte queste cose nel suo cuore, meditandole” (Lc 2,19.51). Ma soprattutto di Gesù, il Messia di Dio, che annuncia la buona notizia ai poveri, la liberazione agli afflitti, l’anno di grazia del Signore. Infine, ma molto importante: è l’evangelista della preghiera: “Pregate il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Lc 10,2).

Lettura esistenziale

grano-300x110 Una buona notizia“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe” (Lc 10, 2). Il mondo è un campo immenso che esige il sì di molti per essere evangelizzato. Dio, pur potendo arrivare ad ogni uomo anche senza di noi, chiede invece la nostra collaborazione. Il mondo ha bisogno di messaggeri del Vangelo, di testimoni, di persone che indichino la via verso la vera vita, in altre parole: il mondo ha bisogno di santi.

gesu-14 Una buona notiziaGli operai della messe, di cui parla Gesù in questo brano evangelico, non sono soltanto i Sacerdoti o i consacrati, ma tutti i cristiani, chiamati a vivere e ad annunciare il Vangelo con la propria vita e nel proprio stato di vita. Nessuna vocazione nasce da sé o vive per se stessa. La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nel cuore di chi si mette in ascolto per conoscere il Suo disegno d’amore. Accolta con gioia e gratitudine, essa diventa un dono per tutti.

Disponiamo dunque il nostro cuore ad essere “terreno buono” per ascoltare, accogliere e vivere la Parola e portare così frutto. Quanto più sapremo unirci a Gesù con la preghiera, la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, i Sacramenti celebrati e vissuti nella Chiesa, con la fraternità vissuta, tanto più crescerà in noi la gioia di collaborare con Dio al servizio del Regno di misericordia e di verità, di giustizia e di pace. E il raccolto sarà abbondante, proporzionato alla grazia che con docilità avremo saputo accogliere in noi.