• 18 Aprile 2024 21:36

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

“La raccolta dei rifiuti, i posti letto resi dignitosi con brandine adeguate e con disinfezione che viene fatta sistematicamente, una mensa che oggi, dopo tempo, funziona e una serie di interventi rivolti all’accoglienza dei migranti, con un intrattenimento soprattutto per i minori e a un minimo di mediazione che viene svolta in maniera dignitosa”. E’ con queste parole che il prefetto Valerio Valenti, commissario per l’emergenza migranti, ha fatto il punto della situazione dell’hotspot di Lampedusa che dal primo giugno viene gestito dalla Croce rossa italiana.

“Tutto questo è stato fatto – ha spiegato Valenti, durante la conferenza stampa tenuta all’hotspot di contrada Imbriacola – perché da gennaio, quando arrivai qui per la prima volta, si sono susseguite una serie di azioni concrete: il dl Cutro trasformato in legge 50, la dichiarazione di stato di emergenza, la collaborazione con il sindaco di Lampedusa a cui è stato reso disponibile una struttura del ministero che è a Lampedusa ormai in pianta stabile e che funge da raccordo con l’amministrazione comunale per risolvere le questioni che di volta in volta vengono sollevate: sono tutti elementi che concorrono a dare una risposta a quell’emergenza, perché di emergenza si trattava, che evidenziammo a gennaio”.

“L’azione del dipartimento – ha poi sottolineato il prefetto – adesso vorrà traguardare anche altri obiettivi. Il primo, condiviso a livello europeo, è realizzare un più rapido rimpatrio dei soggetti che non hanno titolo a rimanere sul territorio, quindi la realizzazione di centri di trattenimento. E non escludo che uno, il primo, si possa fare anche qui, sull’isola. Se da una parte bisogna dare dignitosa accoglienza a chi ne ha diritto, dall’altra bisogna fare in modo che vengano concretizzate le procedure di frontiera introdotte dal decreto legge 50, nei confronti di chi non ha titolo a rimanere”.