• 2 Maggio 2024 18:09

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Giovedì della XXI settimana del Tempo Ordinario

Letture: 1Ts 3,7-13; Sal 89; Mt 24,42-51

Riflessione biblica

“Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” (Mt 24,42-51). C’è una certezza nella vita del credente: il Signore verrà; ma c’è anche un’incertezza: non sappiamo quando verrà; per questo siamo invitati alla vigilanza sapiente, responsabile, attiva. Vigilanza sapiente: si attua nel discernimento, cioè nell’intelligenza della fede, che ci fa scegliere secondo il progetto di Dio, e secondo la piena disponibilità dell’amore, che ci stabilisce saldi nella fede: “Prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio” (Fil 1,9-11). preghiera1-300x200 Vegliate!Bisogna fare esperienza di Dio, comprendere il suo mistero di amore ed entrare in comunione di vita con colui che ci ha amato fino a darci il suo Figlio. Non si tratta di conoscenza intellettuale, ma di conoscenza esperienziale che impegna tutto l’uomo e tutte le dimensioni della sua esistenza. Ciò implica anche una vigilanza responsabile: vivere con consapevolezza e adesione al progetto di Dio: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). Collaboriamo con Dio e la nostra vita sarà trasformata in Eucaristia quotidiana, “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rom 12,1). Ciò implica che la vigilanza deve essere attiva nel “combattimento spirituale”: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. State ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio” (Ef 6,10-18). preghiera-300x150 Vegliate!Sì, c’è una lotta spirituale dura, quotidiana, combattuta con armi spirituali. Essa ha luogo nel cuore, lo spazio del nostro incontro con Dio e con i nostri fratelli e sorelle. Bisogna lottare per non cadere nella “durezza del cuore”, ma “scelti da Dio, santi e amati, rivestiamoci di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, perdonandoci gli uni gli altri, come il Signore ci ha perdonato” (Col 3,12-14).

Lettura esistenziale

preghiera-300x164 Vegliate!San Paolo definisce la vita del cristiano impegnato come una battaglia che ingaggia contro un agente interno (la concupiscenza) e due agenti esterni (il mondo e il diavolo) e ci suggerisce le armi di luce di cui il cristiano è chiamato a rivestirsi in questo combattimento spirituale: la giustizia, lo zelo, la preghiera e soprattutto la fede in Cristo (cfr Ef 6, 11-18).

Con il sacramento del Battesimo, ci viene concesso un perdono così ampio che non rimane più alcuna colpa, nè originale nè ogni altra contratta posteriormente, e ci viene rimessa ogni pena da scontare.

La grazia del Battesimo,  però, non libera la nostra natura dalla sua debolezza; non vi è nessuno che non debba lottare contro la concupiscenza, cioè contro l’inclinazione al male.

Essendo questa concupiscenza lasciataci per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo.

Anzi: “Non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole “ (2 Tm 2,5).

In questo combattimento non siamo soli. Dio stesso è con noi, lo attesta San Paolo: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?” (Rom 8,31.

preghiera-300x200 Vegliate!La Vergine Maria, invocata (tra gli altri titoli) come Madre del Perpetuo Soccorso è sempre disposta a venirci in aiuto e anzi ci previene; il nostro buon Angelo Custode ci è stato donato per questo; abbiamo inoltre una schiera di Santi pronti a soccorrerci, appena glielo chiediamo, in virtù della comunione che regna tra la Chiesa militante e quella trionfante (tra questi possiamo anche sceglierne qualcuno o qualcuna cui chiedere una speciale protezione).

Incoraggiati dunque dall’esempio dei Santi, nostri fratelli, che hanno sostenuto le stesse nostre battaglie e le hanno vinte, adoperiamoci anche noi a lottare da prodi ben sapendo che “la fatica quaggiù è breve, ma la ricompensa è eterna” (San Francesco).