• 13 Novembre 2025 6:45

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Acireale. Mons. Raspanti: “il Vangelo come via alla santità”

Nei giorni di sabato 1° novembre, solennità di Tutti i Santi, e domenica 2 novembre, commemorazione di tutti i fedeli defunti, il vescovo di Acireale, mons.  Antonino Raspanti, ha visitato il cimitero comunale della città per raccogliersi in preghiera in suffragio dei defunti e indicare “il Vangelo come via alla santità, che nasce in questa vita e si compie pienamente nell’eternità”.

Ieri mattina, nel cimitero comunale, si è vissuto un momento di preghiera e memoria corale, al quale hanno preso parte autorità civili, militari e religiose. Erano presenti il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, il presidente del Consiglio comunale Michele Greco, il viceprefetto vicario Giovanna Longhi e la giunta comunale. Hanno inoltre partecipato rappresentanti delle Forze dell’ordine e delegazioni di associazioni d’arma e di volontariato cittadine. La cerimonia commemorativa è stata aperta dalla santa messa presieduta da mons. Raspanti nella chiesa centrale del cimitero.

Il vescovo ha onorato la memoria dei defunti, pregando in suffragio e affidando le anime dei cari estinti alla misericordia di Dio. Don Giuseppe D’Aquino, nuovo cappellano del cimitero, ha accompagnato la preghiera comunitaria. “Quando pensiamo alla fine, alla morte, nella fede cristiana abbiamo una prospettiva davvero unica. Non è una fine, ma un’apertura verso qualcosa di nuovo. Il camposanto non è solo un luogo di tristezza e di dolore, ma anche un luogo di speranza. Loro stanno lì, addormentati, nell’attesa della resurrezione”, ha detto mons. Raspanti aggiungendo: “Se ci allontaniamo dalla dottrina del passaggio verso l’aldilà, rischiamo di avere una visione limitata alla terra, senza speranza. E questo può acuire la paura della morte, fino a rimuoverla del tutto. Oggi tendiamo a non parlarne più, lasciando che siano i media a farlo in modo macabro o spettacolare. Il cristianesimo, invece, ci offre una visione realistica: riconosce la morte, ma annuncia la speranza della resurrezione”.

Soffermandosi poi sull’importanza del cimitero come luogo di memoria e di speranza, il vescovo ha sottolineato che “non è solo il posto dove piangere i defunti, ma è anche uno spazio per riflettere sulla vita, sulla morte e sulla speranza che ci è stata donata. È come un campo seminato, che un giorno fiorirà di nuovo: questa è la speranza che ci offre la fede cristiana”. La celebrazione è proseguita con un corteo che, dalla chiesa, ha raggiunto il sacrario dei caduti in guerra dove il sindaco ha deposto una corona d’alloro in onore dei caduti, mentre mons. Raspanti ha benedetto le tombe delle vittime delle due guerre mondiali, rinnovando il sentimento di riconoscenza e gratitudine verso quanti hanno donato la vita per la pace e la libertà.