• 16 Maggio 2024 16:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi

Lunedì della III settimana di Pasqua

Letture: At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-2

Riflessione biblica

“La folla … si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù” (Gv 6,22-29). Cercare Gesù è essenziale per la vita spirituale, è compiere “l’opera di Dio”: credere in colui che Dio ha inviato a noi per la nostra salvezza (Gv 6,29). Non è sufficiente credere in Gesù, quando compie miracoli o dà il pane che nutra la vita terrena; bisogna cercare Gesù in maniera più profonda e più esistenziale. Cercare Gesù per essere illuminati dalla verità che scaturisce dalle sua parola e stabilisce intimità d’amore con lui e con il Padre celeste: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). Cercare Gesù per essere illuminati nella mente dalla sua parola ed essere liberati dai falsi idoli che invadono la nostra esistenza e ci rinchiudono nella menzogna: “Se l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi, non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito” (1Gv 2,27). Cercare Gesù per avere il cuore libero: l’egoismo e gli interessi guidano spesso i nostri pensieri e il nostro operare, mentre la ricerca di Gesù ci libera per agire secondo la legge dell’amore e della misericordia. Ma non è importante compiere molte opere, ma che io le compia in Gesù; non è importante il mio impegno sociale per aiutare i poveri, ma vedere in loro Gesù che “si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori” (Is 53,4) e amarli con lo stesso amore di Gesù: “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). Cercare Gesù è rimanere intimamente uniti a lui: “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,4-5). Senza comunione con Gesù, non c’è vero cristianesimo: “Io sono il pane della vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,48.54).