• 2 Maggio 2024 23:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato dopo le ceneri

Letture: Is 58,9-14; Sal 85;  Lc 5,27-32

Riflessione biblica

“Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?” (Lc 5,27-32). Si meravigliano farisei e scribi, ma “stare con i peccatori” è la missione di Gesù, “lui che, secondo la profezia, si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; lui che è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità e che per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,4-5). Non ha paura Gesù dei peccatori: di essere contaminato e immergersi nel loro mondo per far sorgere in essi il desiderio di conversione. Convertirsi non è iniziativa dell’uomo, ma opera di Dio: “Non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che ha misericordia” (Rom 9,16). Per questo, Gesù sta con i peccatori per sollecitarli al cambiamento: rinunciare al proprio io e far regnare Dio. Egli è il medico che li guarisce: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano”. È la storia della salvezza, che si snoda tra peccato e redenzione: “Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati” (Ef 2,3-5). gesu-10-300x169 Amico dei peccatoriIn tale prospettiva, Levi diviene esempio della misericordia di Dio che opera il miracolo, ma anche dell’uomo che collabora con la sua adesione pronta e senza riserve. “Lasciò tutto”: e trovò il tesoro nascosto (Mt 13,44), la comunione di morte e di vita con Gesù, tanto da poter dire: “Mi sono lasciato crocifiggere con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,19-20). “Si alzò”: cambiò direzione di vita, si attivò per la sua salvezza: “Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio” (Lc 15,18-19). “Lo seguì”: rinnegò se stesso e il suo passato e dietro a Gesù imparò anche lui che solo la misericordia cambia l’uomo e il mondo: “Un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia” (1Pt 2,10). “Gli preparò un gran banchetto”: più che un pranzo d’addio ai suoi amici, fu un pranzo di condivisione del bene ricevuto. Testimoniò che solo Gesù è la salvezza e invitò i suoi amici a “convertirsi dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, per ottenere il perdono dei peccati e l’eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in Gesù” (At 20,18).

Lettura esistenziale

gesu-5-300x169 Amico dei peccatori“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano” (Lc 5, 31-32). E chi ha il coraggio e l’ardire di considerarsi sano o giusto davanti a Dio? Il Signore ci doni la Sua luce per riconoscere le nostre piaghe, la nostra lebbra, le ferite che ci bruciano e che hanno bisogno della Sua Grazia, del Suo Amore e della Sua Misericordia per guarire.

Perché il malato guarisca è indispensabile che prima di tutto riconosca di non essere sano e di avere bisogno del medico e delle cure adatte al suo caso. È così grande il desiderio di guarire, in chi è malato, che egli è disposto ad accettare qualsiasi cura, anche se questa gli comporta delle severe rinunce, pur di riacquistare la salute desiderata. Sul piano spirituale è la medesima cosa. Sintomi che non stiamo bene sono, per esempio: la tristezza, l’ira, il nervosismo, la disperazione, ecc… Come dei campanelli d’allarme dovrebbero spingerci a cercare il Medico celeste prima che il male si diffonda sempre più e divenga più forte e più difficile da estirpare.

Anche se avessimo commesso i peccati più gravi possiamo diventare santi se ci pentiamo, confessiamo la nostra miseria e accogliamo con fiducia la misericordia di Dio. I peccati non confessati invece sono come un tarlo che ci consuma con i suoi ricordi.