Durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Leone XIV ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare il Decreto riguardante il martirio dei Servi di Dio Raimond Cayré, sacerdote diocesano, Gerard Martin Cendrier, religioso professo dell’Ordine dei Frati Minori, Roger Vallée, seminarista, Jean Mestre, fedele laico, e 46 compagni, uccisi tra il 1944 e il 1945 in odio alla fede, in diversi luoghi, nel contesto della medesima persecuzione.
La vicenda di questo gruppo di martiri si svolse nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale. A partire dal giugno 1940 il Nord della Francia fu occupato dai nazisti, mentre nella parte meridionale del Paese venne instaurato un governo collaborazionista con sede a Vichy.
Il 16 febbraio 1943 fu introdotto dal Regime di Vichy il “Service du Travail Obligatoire” (STO) per inviare un ingente numero cittadini francesi a lavorare in Germania e sostituire i tedeschi impegnati al fronte. Molti sacerdoti, religiosi e laici appartenenti alle associazioni cattoliche seguirono in incognito gli operai francesi inviati in territorio tedesco. In particolare si riconosce tra essi un gruppo di dodici frati minori, poi soprannominati da Eloi Leclerc, le “dodici allodole”. Vivevano in una baracca per i lavori forzati, come se fossero in un convento, al Campo Roland, tra l’attuale stazione del tram di Geldernstrasse e l’ospedale delle Suore di San Vincenzo a Nippes, un quartiere a nord di Colonia, allora nel Campo Grenzstrasse. I dodici francescani organizzavano servizi religiosi, incontri e mutuo soccorso per i lavoratori forzati, attività illegali agli occhi delle SS. Furono arrestati il 13 luglio 1944 dalla Gestapo e, dopo l’interrogatorio nella prigione di Brauweiler e una breve detenzione nel campo di Colonia-Deutz, trasferiti al campo di Buchenwald il 16 settembre 1944.
Di quattro di questi Frati Minori è stato riconosciuto il martirio. Essi sono:
Il Venerabile Fr. Gérard Cendrier; nato a Parigi il 16 giugno 1920, entrato in noviziato nel 1939. Si dedicò particolarmente a visitare i cittadini francesi internati negli ospedali di Colonia, spesso anonimi. Li identificava, li sosteneva con piccoli soccorsi di sigarette e dolci. Trascorreva molte ore della notte alla stazione di Colonia. Arrestato il 13 luglio 1944. Morì il 25 gennaio 1945, perché gli furono rifiutate le cure dall’infermeria di Langenstein, presso cui aveva cercato soccorso.
Il Venerabile Fr. Paul Le Ber; nacque a Landivisiau il 1° aprile1920. Di lui resta uno dei pochissimi biglietti usciti da un campo di concentramento. Era indirizzato a un prigioniero di guerra che cercava di dargli del cibo, quando ormai tutti stavano morendo di fame: “…Unione, grande unione di preghiere e di sofferenza”. Morì nel campo di concentramento di Buchenwald il 13 aprile 1945, ucciso da un colpo di pistola.
Il Venerabile Fr. Joseph Paraire; nacque a Vincennes il 2 dicembre1919. Detto il ”buon Luigi”, sapeva creare tra i prigionieri un’atmosfera amichevole. Morì il 26 aprile 1945 in un vagone del “treno della morte” vicino a Pocking (Baviera). I suoi resti furono trasferiti a Vincennes per la sepoltura.
Il Venerabile Fr. André Boucher; nacque a Cheniménil il 3 agosto1920. Cercò di adattare la sua vita di religioso a quella di lavoratore forzato. Riuscì a mantenere di nascosto il suo messalino, che molti chiedevano di leggere, come unico mezzo di conforto. Morì di polmonite il 15 marzo 1945 nel campo di concentramento di Buchenwald .
La causa i questi cinquanta martiri francesi del nazismo è stata promossa dall’Episcopato Francese.