Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Natività di San Giovanni Battista
Letture: Ger 1,4-10 Sal 70 1Pt 1,8-12 Lc 1,5-17
Riflessione biblica
“Egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmo di Spirito Santo fin dal seno di sua madre” (Lc 1,57-66.80). Grande Giovanni Battista, il profeta ricolmo di Spirito, testimone di Gesù per preparare la via del Signore e gridare che in Gesù “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,4.6). Fu un personaggio speciale nella storia della salvezza, tanto che Gesù disse: “In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista” (Mt 11,11). Egli è il testimone luminoso di Gesù: “Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui” (Gv 1,6-7). E sotto l’azione dello Spirito “camminò innanzi a Gesù con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1,17). Predicò la conversione e “il battesimo di pentimento per la remissione dei peccati”, battesimo che preparava quello di Gesù “in Spirito Santo e fuoco” (Mt 3,11). Non un battesimo diverso, ma in continuità: con Giovanni e Gesù la storia della salvezza si colora di grazia, che opera nel cuore dell’uomo attraverso lo Spirito che spinge alla conversione e all’accoglienza di Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo. Battezzò Gesù e fu testimone della sua divinità: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rima-nere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio” (Gv 1,32-34). Uomo umile, non ebbe pretese di grandezza Giovanni Battista: “bisogna che lui (Cristo) cresca e io diminuisca” (Gv 3,30). E Giovanni Battista lo fece crescere nel suo cuore, lo proclamò con la sua parola: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1,29), e lo testimoniò fino a perdere la testa (Mc 6,27-29).
Lettura esistenziale
“All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio” (Lc 1,64). Il tempo di silenzio vissuto da Zaccaria gli è servito, a quanto pare, per aprirsi a Dio, per conoscerlo più a fondo e in verità. Zaccaria era Sacerdote, officiava nel tempio, nella sua vita aveva lungamente pregato Dio che gli concedesse il dono di un figlio, ma era ormai giunto alla vecchiaia, insieme alla moglie Elisabetta, e si era ormai rassegnato a morire senza lasciare discendenza. Quando perciò gli appare l’Angelo e gli annuncia che la sua preghiera era stata finalmente accolta ed esaudita, esita a crederci. Detto tra noi, non aveva mica tanto torto il povero Zaccaria. Visto che Dio aveva comunque in progetto di operare un miracolo, non poteva anticiparlo di qualche anno? Questo miracolo però, che giunge proprio nella vecchiaia di questa santa coppia, ci svela il modo di agire di Dio: dove tutto, nella nostra vita, sembra parlare di vecchiaia, declino e morte, Dio porta vita, rinnovamento, allegria. Dio è Colui che rinnova la nostra vita, che apre strade nel deserto, che cambia in vino la nostra acqua, che ci fa risorgere gloriosi dalla cenere, perché più grande è la lotta più gloriosa è la vittoria. La vita cambia quando ci si incontra con l’Amore. L’Amore è Dio e l’Amore viene da Dio, ma Egli si serve anche di noi per mediare il Suo Amore.