• 3 Maggio 2024 1:22

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di Francesco Polizzotti – Si è tenuto sabato 6 maggio scorso a Catania l’iniziativa del GIT – Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica Sicilia Nord-Est sulle Comunità energetiche dal titolo “Comunità energetiche rinnovabili: Conversione ecologica e Giustizia energetica” presso lo Studio Teologico San Paolo dell’Arcidiocesi. Un percorso che ha visto Banca Etica avviare un’interlocuzione con la Chiesa diocesana, grazie alla sensibilità dell’Arcivescovo metropolita Mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia. Un’occasione preziosa anche per fare il punto sulle Comunità Energetiche come “via” da favorire per la trasformazione dei territori in chiave sostenibile e “carbone free”. La chiesa italiana incoraggia la partecipazione delle parrocchie e delle diocesi alle CER, in cui cittadini, imprese ed enti di prossimità producono energia elettrica pulita mediante pannelli fotovoltaici. Una CER è una comunità energetica rinnovabile, che nasce con lo scopo di fornire benefici ambientali, sociali ed economici ai suoi membri e a livello di comunità grazie alle rinnovabili.

Dopo la conversione in legge del Decreto Milleproroghe, sia pure ancora in attesa dei decreti attuativi, in Italia è oggi possibile creare le comunità energetiche rinnovabili. Il modello di sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili è sostenuto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 2,2 miliardi.

Preziose le testimonianze locali avviate da tempo, anticipando l’approccio della transizione energetica grazie al supporto di Banca Etica, quelle della Fondazione di Comunità di Messina col progetto “Capacity” e la realizzazione di un condominio sostenibile e solidale nella zona di Fondo Saccà a Messina e quella dell’Istituto delle Suore Canossiane di Catania realizzato da ERiC Economia Rinnovabile e Circolare con il nuovo progetto nell’Isola di Salina all’interno di alcune strutture ricettive.

Dopo i saluti iniziali di Luigi Pasotti e Simona Spagna, rispettivamente Coordinatore del Git Sicilia Nord-est e Responsabile Relazioni associative per l’Area Sud di Banca Etica, i lavori sono stati affidati alla moderazione di Salvo Toscano, componente del Git, il quale ha illustrato i contenuti del Convegno e il valore del ritrovarsi come Banca Etica proprio accanto ad una istituzione che ha fortemente voluto questo momento come l’Arcidiocesi.

L’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, ha ricordando l’appello di Papa Francesco alle comunità diocesane perché guardino in questa direzione, con l’obiettivo di contribuire ad un pianeta “carbone free”. Il cammino della chiesa italiana sui percorsi di sostenibilità e di cambio degli stili di vita è al centro della riflessione aperta da Papa Francesco proprio con le sue encicliche sull’ecologia integrale e sull’amicizia sociale, oltre ai suoi testi che vanno a comporre il patrimonio magisteriale che la Chiesa cattolica offre al mondo e alle coscienze.

La 49ma Settimana sociale dei cattolici di Taranto (2021) ha rappresentato un momento di grande approfondimento per la chiesa italiana anche dietro le sollecitazioni del Prof. Leonardo Becchetti, economista e sostenitore del paradigma dell’economia civile. La sua intuizione, di raccogliere buone pratiche nel Paese ha rappresentato motivo perché si conoscessero concretamente le esperienze nate proprio sulla scia di un’economia dal volto umano, capace di fare impresa e di creare valore per lo sviluppo delle comunità. La Segreteria Generale delle Settimane sociali, inoltre, ha istituito di fatti un Tavolo Tecnico sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e monitorare il quadro normativo, ancora incompleto, con  le questioni aperte, indicando cautele necessarie e azioni auspicabili. Il messaggio conclusivo di Taranto, ha ricordato Mons. Renna, rappresenta per ogni diocesi quelle indicazioni ben precise perché ci si muovano nella direzione di realizzare CER capaci di includere le persone e magari vedere in ogni parrocchia il punto nodale di un sistema di produzione di energia a vantaggio soprattutto dei più poveri, anche in risposta ai rincari ma soprattutto perché mediante la CER si realizzino reti di relazioni e si contribuisce alla salvaguardia del creato. Mons. Renna ha così letto un passaggio della “Laudato sì” in cui si fa strada questo modello anche per la chiesa: “In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso. Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza” (LS, n.179).

Il convegno si è mosso anche sulla scorta delle accelerazioni volute dal legislatore in termini di bandi e risorse da destinare ai comuni per la realizzazione di CER, non ultimo il bando della Regione Siciliana. Il tema delle povertà energetiche e dell’inclusione mediante le CER sarà riproposto sui territori da Banca Etica anche dietro sollecitazioni dei comuni e delle parrocchie.