• 17 Maggio 2024 6:44

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato della XXVII settimana del Tempo Ordinario

Letture: Gl 4,12-21; Sal 96; Lc 11,27-28

Riflessione Biblica

“Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28). La lode a Maria, la madre di Gesù, è grande, ma è anche impegnativa la lode che Gesù rivolge a coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. “Piuttosto”: tale avverbio avversativo non esclude Maria dall’appartenere a coloro che ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio. Anzi, in lei Gesù ci offre un modello esemplare nel seguire Gesù, “la Parola che si fece carne per noi” (Gv 1,14) e che “dalla sua pienezza ricevessimo grazia su grazia” (Gv 1,16). maria-300x200 Beati coloro che sanno ascoltareEssa l’ha accolta, meditata, custodita, osservata: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). L’ha accolta con la tenerezza di una giovane madre, rapita dal mistero di Dio: “Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7). Eppure, quel suo bambino era il segno della misericordia di Dio per tutti gli uomini:“Ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,10). La meditava con lo stupore di chi sa che Dio ha compiuto grandi cose in lei (Lc 1,48-49), ma nello stesso tempo l’ha rendeva partecipe della passione del suo Figlio: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada tra-figgerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori” (Lc 2,34-35). Madre della gioia, ma anche madre del dolore, che “custodiva tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51). Fedele al suo Figlio, si rese disponibile totalmente al progetto di Dio: “Ecco la serva del Signo-re: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38); e lo fu fino alla fine: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala” (Gv 19,25). Anzi, continua ancora ad essere fedele al progetto di Dio, divenendo la nostra Madre, la Madre della Chiesa: “Donna, ecco tuo figlio! … Ecco tua madre!” (Gv 19,26).

Lettura esistenziale

maria-2-300x223 Beati coloro che sanno ascoltare“Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!” (Lc 11, 27). Scrivendo ad una consorella, Chiara D’Assisi le dice: “Come la gloriosa Vergine delle vergini portò Cristo materialmente nel suo grembo, tu pure, seguendo le sue vestigia, specialmente dell’umiltà e povertà di Lui, puoi sempre, senza alcun dubbio, portarlo spiritualmente nel tuo corpo casto e verginale. E conterrai in te Colui dal quale tu e tutte le creature sono contenute” (FF 2893). E lei stessa precisa che questo si realizza se amiamo.

L’amore è sempre: Felice, Fedele e Fecondo. Se l’Amore, che è Dio, abita nel nostro cuore, generiamo Cristo in tutti coloro che incontriamo. Quando la Vergine Maria si recò a visitare la cugina Elisabetta, questa, insieme al figlio che portava in grembo, esultò di gioia nello Spirito Santo. La nostra presenza è apportatrice di gioia, di pace, di serenità presso coloro con cui veniamo a contatto? Per esserlo bisogna che accogliamo e custodiamo in noi la vita di grazia e di comunione con Dio.

Possa la nostra esistenza, per l’intercessione della Vergine Maria, essere un Vangelo vivente e irradiare Cristo, così che chiunque ci incontri, s’incontri con Lui.