• 2 Maggio 2024 11:00

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero

IV Domenica del Tempo Ordinario

Letture: Sof 2,3; 3,12-13; Sal 145; 1Cor 1,26-31; Mt 5,1-12

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia»

gesu-pietro-300x201 Beati noiDopo la chiamata dei primi discepoli, Gesù inizia a percorrere le strade della Palestina annunciando il Regno di Dio e grandi folle accorrono a lui, da ogni parte, per ascoltarlo. Il Vangelo di questa quarta domenica ci presenta Gesù, che come nuovo Mosè, sale sul monte e siede nell’atteggiamento del Maestro che insegna, circondato dai suoi e da un’immensa folla. E’ il discorso delle Beatitudini del Regno: parole sorprendenti che suscitano di volta in volta sorpresa, riflessione, adesione, ma anche fastidio e rifiuto, perché capovolgono radicalmente i criteri umani e stabiliscono una nuova mentalità. Nelle Beatitudini, infatti, Gesù esalta la povertà, la purezza, l’umiltà, la mitezza, la sofferenza, le persecuzioni: valori che invece il mondo disprezza e considera sventura. Secondo Gesù i veri “beati” non sono quelli che vivono nella prosperità materiale o che hanno successo e gloria, ma i poveri in spirito, gli umili, i puri di cuore, i perseguitati, quelli che soffrono a causa del vangelo.

Le prime quattro beatitudini definiscono l’atteggiamento di colui che vuol essere vero discepolo di Cristo, che è il vero povero, afflitto, mite, affamato di giustizia:

“Beati i poveri in spirito,gesu-2-300x200 Beati noi
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati”.
(vv.3-6)

Le seconde quattro beatitudini invece riguardano la vita relazionale: essere misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace e testimoni coraggiosi:

gesu-misericordia-300x212 Beati noi“Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli”.
(vv.7-10)

Desidero concludere questa mia breve riflessione con le parole di Madeleine Delbrêl, una straordinaria testimone mistica del cristianesimo, che nella sua opera “La gioia di credere” scrive: «Le tue parole, mio Dio, non sono fatte per rimanere inerti nei nostri libri, ma per possederci, per correre il mondo in noi. Fa’, dunque, che da quel fuoco di gioia da te acceso, un tempo, su quella montagna e da quella lezione di felicità, qualche scintilla ci raggiunga e ci possegga, ci investa e ci pervada… Allora, fiancheggeremo le onde della folla, contagiosi di beatitudine».

Cari amici, lasciamoci raggiungere ogni giorno dalla forza e bellezza delle Beatitudini e impegniamoci a contagiare tutti coloro che incontriamo, con passione e gioia.

Buona domenica e buona missione!