Si potrebbero utilizzare le nanotecnologie per preservare dal degrado i più importanti Beni Culturali della città dello Stretto, con dei trattamenti che ne possano conservare la memoria storica, non siano invasivi, rispettino la loro integrità e siano ecocompatibili. “Tutto questo è possibile intervenendo con tecnologie traspiranti, reversibili che conferiscono una maggiore durevolezza, resistenza all’abrasione, al calpestio, all’aggressione da parte della pioggia, all’attacco dello smog e siano nello stesso tempo rispettose dell’ambiente” spiega Sabrina Zuccalà Presidente del Laboratorio internazionale ‘4ward360’, pluripremiata come Eccellenza Italiana ed Internazionale nel campo delle Nanotecnologie e innovazioni tecnologiche, intervenuta stamani durante una conferenza stampa al Comune di Messina su “Salvaguardia dei Beni Culturali con le nuove tecnologie”.
“Messina. aggiunge Zuccalà – è una città che dopo il terremoto ha perso la sua identità storica, oggi più di ieri, è essenziale preservare la memoria tutelando il nostro patrimonio artistico, investendo nelle nuove tecnologie più performanti” Anche l’assessore alla cultura del Comune Enzo Caruso ha evidenziato l’importanza “di preservare i nostri beni culturali, che sono “il vero ‘oro’ di Messina e di tutta la Sicilia, fondamentali per la promozione del territorio e per trasmettere il nostro ‘dna culturale’ alle successive generazioni”.