• 5 Maggio 2024 18:41

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Chiese di Sicilia, corridoi umanitari per accogliere profughi dall’Ucraina

Oliviero Forti, responsabile Caritas Italiana per l’immigrazione e corridoi umanitari, ha illustrato ai Vescovi di Sicilia riuniti a Palermo per la sessione primaverile, il tema dell’accoglienza che sta impegnando l’intera Chiesa italiana.

Si tratta dei trasferimenti di rifugiati che, trovandosi in paesi terzi, vogliono raggiungere altri paesi. In questi casi si mette in moto un processo che permette di spostarsi con mezzi leciti evitando lo sfruttamento dei trafficanti di esseri umani, quello appunto dei corridoi umanitari. Un problema complesso già messo in atto dalle Nazioni Unite cui si affianca la Caritas per dare l’opportunità ad un numero di persone di un futuro migliore in altri paesi, oppure dare opportunità a giovani studenti di completare gli studi e magari avviare un’attività professionale.

La metodologia Caritas è educare la comunità e avviare l’integrazione affidando singoli o interi nuclei familiari a una famiglia che se ne prenda cura. Questo metodo ha già dato ottimi risultati con migranti provenienti da Turchia, Giordania, Etiopia, Niger…

Il referente Caritas ha poi fatto il punto sulla situazione dei profughi dall’Ucraina la cui Caritas è ancora attiva, mentre il peso dei profughi è attualmente supportato da Caritas Polonia, Caritas Romania, Slovacchia e Moldavia. Oliviero Forti ha informato i Vescovi della scelta della Caritas di privilegiare la raccolta fondi per aiutare i profughi, evitando raccolte di vestiario o alimenti che sono difficili da gestire, e di avviare la macchina organizzativa per l’accoglienza anche in Sicilia.