• 2 Maggio 2024 12:44

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Concluse le riprese del documentario “Mazara/Mahara. Nelle scarpe di mio padre”

Si sono concluse a Mazara del Vallo le riprese del documentario “Mazara/Mahara. Nelle scarpe di mio padre”, per la regia di Carlo Benso, scritto dallo stesso Benso, Toni Garrani, Sarah Panatta e realizzato con il sostegno del territorio, della “Film Commission” della Sicilia e dell’Università Roma Tre. Alla produzione del documentario la Diocesi di Mazara del Vallo e la Fondazione San Vito Onlus hanno concesso il patrocinio gratuito. Il documentario è prodotto da “Zoorama srl”, produzione romana nata due anni fa che mette al centro progetti di natura sociale e di sostegno alla cultura e alle minoranze, per un più ampio progetto di dialogo con la contemporaneità e lo sviluppo di strategia di valorizzazione culturale partecipative e sostenibili, dando voce all’umanità di ogni “genere” e al di là del “genere”.

Cosa racconta il documentario? Mazara, Tunisia. Tunisia, Mazara. In quel mare il transito, la migrazione, il passaggio ad una vita altra. Tra due terre gemelle di vite e storie. Tra sogni, naufragi, memorie. Mazara del Vallo è diventata nei secoli un luogo unico in Italia e nel mondo dove il popolo migrante è diventato anima e corpo della cittadina, a sua volta organismo palpitante di culture che nel tempo si sono sovrapposte. Tra opportunità, contraddizioni, prospettive. In uno scenario di una bellezza lacerante, magnetica, quasi onirica, la realtà quotidiana di una convivenza tra culture e popoli che può trasformarsi in un laboratorio per una innovativa, originale forma di interazione culturale e non semplice inclusione o altrettanto fraintesa integrazione. La migrazione e allo stesso tempo la necessità di una convivenza dialogante e osmotica tra le culture è una realtà urgente del nostro presente e del nostro futuro. Che tra stereotipi, politica e marketing, viene marginalizzata e manipolata.

Alcune scene del documentario sono state girate in diverse chiese della città. Le riprese hanno interessato anche la Fondazione “San Vito Onlus” e il palazzo episcopale dove il regista Carlo Benso ha dialogato col Vescovo monsignor Domenico Mogavero.