• 3 Maggio 2024 10:32

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Contro il caro voli nuova compagnia in Sicilia, si fa avanti Aerolinee siciliane

Caro voli da e per la Sicilia. Dopo l’esposto Codacons, e gli interventi del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani (è stata aperta un’istruttoria da parte dell’AGCM, volta a valutare l’eventuale esistenza di un “cartello” tra compagnie aeree, ndr) è la stessa associazione dei consumatori a costituire un comitato per lanciare la nascita di una compagnia aerea siciliana, a partecipazione pubblica e privata, che risolverebbe i problemi esistenti.

Non è tardata ad arrivare, in queste ore, la proposta di adesione di Aeurolinee Siciliane. “Il nostro capitale e le nostre competenze sono a disposizione. Intendiamo investire nella nuova iniziativa senza indugio. Il punto non è farsi concorrenza tra iniziativa siciliane, ma risolvere la questione del caro biglietti e avviare uno sviluppo che irrobustisca la solidarietà tra i siciliani”. Lo afferma in una nota il presidente di Aerolinee Siciliane, Luigi Crispino, a seguito dell’annuncio dell’interessamento dell’esperto Francesco La Fauci e del Codacons al problema dei collegamenti aerei con la Sicilia sollevato nei giorni scorsi anche dal presidente della Regione Renato Schifani.

“A noi – dice Crispino, che in passato aveva fondato la compagnia Air Sicilia – la soddisfazione di sapere che tre anni fa abbiamo indicato la strada vincente per risolvere la questione del trasporto aereo siciliano. Oggi La Fauci e il Codacons sembra che vogliano seguire la medesima strada. La nostra società esiste ed è pronta a collaborare, sia investendo nella nuova iniziativa che mettendo a disposizione quel che è stato già fatto”. “L’importante – sottolinea Crispino – è che la Regione Siciliana interrompa il flusso poco controllabile di contributi richiesti da molte compagnie per assicurare tratte specifiche e la loro attività ordinaria. I contributi desertificano la concorrenza. Nessun vettore andrà mai in una destinazione dove ci sia un altro vettore che riceve contributi. Questa sarebbe infatti concorrenza sleale. Il paradosso è che conduce alla fine ad un aumento dei costi e quindi dei prezzi dei biglietti aerei o all’interruzione dei collegamenti”.