• 28 Aprile 2024 22:16

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La teca d’argento che contiene la piccola camicia azzurra a quadri, ingrigita dal sangue rappreso del beato Rosario Livatino, il primo magistrato salito agli onori degli altari nella storia della Chiesa, arriverà a Roma dalla Sicilia la sera di venerdì 13 gennaio. Inizierà così la prima “peregrinatio” nella capitale della reliquia del giudice di Canicattì, ucciso a 38 anni “in odio alla fede” e alla giustizia, dai killer della mafia agrigentina, il 21 settembre 1990, mentre si recava al lavoro guidando la propria auto, senza scorta per non mettere a rischio altre vite oltre la sua.

Nel presentare il programma della “peregrinatio”, i vertici del comitato creato dall’Arciconfraternita, guidata dal primicerio monsignor Renzo Giuliano, parroco della basilica di San Marco al Campidoglio, hanno sottolineato “il valore dell’esemplare e contemporanea testimonianza del beato martire della lotta alla mafia”. L’iniziativa è stata voluta per offrire un contributo “spirituale e culturale alla Città di Roma, nella determinazione di una comunità secondo giustizia e carità”. Il pellegrinaggio della reliquia, hanno spiegato, “rappresenta un’occasione di valorizzazione dell’unità nazionale e di riscoperta della Pietà Popolare, nel solco della tradizione della Chiesa Cattolica, nonché una testimonianza di ispirazione per le giovani generazioni per coniugare ricerca e impegno con sobrietà”.

Cappella-Livatino-300x200 Dalla Camera alla Cassazione, pellegrinaggio reliquia beato Livatino a RomaIl fitto programma del pellegrinaggio prevede che la reliquia, che lascerà la cattedrale di Agrigento dove è custodita, la mattina del 13 gennaio, sia presa in custodia dalla Polizia penitenziaria, che la porterà nella basilica di San Marco al Campidoglio alle 21, dove sarà accolta in forma privata dal vescovo ausiliare di Roma, monsignor Daniele Libanori. Il giorno dopo, sabato 14 gennaio, la prima esposizione alla venerazione pubblica sarà nel palazzo del Campidoglio, alle 17, alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Alle 18, nella Chiesa di Santa Maria Odigitria dei siciliani, sede dell’Arciconfraternita, la reliquia sarà accolta, a nome del Governo italiano, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, già vicepresidente del Centro Studi Livatino, e successivamente il vescovo ausiliare di Roma, Mons. Baldassare Reina, guiderà la celebrazione della Solenne Passio Martyris , fino alle 22. Altre chiese inserite nel programma del pellegrinaggio sono quelle di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, di San Luca Evangelista al Prenestino, la parrocchia universitaria San Tommaso Moro, quelle di Santa Maria Maddalena de Pazzi, di Santa Chiara e di San Salvatore in Lauro.

In questa settimana dedicata al beato martire siciliano saranno organizzati due convegni. Il primo, a cura del Centro Studi Livatino, su “L’attualità del Beato Rosario Livatino’, mercoledì 18 gennaio, alle 15, presso la Biblioteca del Senato della Repubblica – Sala Capitolare di Santa Maria sopra Minerva, con la partecipazione del cardinale segretario di Stato Piero Parolin. Il secondo, dal titolo “Beato Rosario Livatino: l’universale esempio del giusto. Dialoghi tra economia, fede e giustizia”, si terrà giovedì 19 gennaio, dalle 10.15, nella sede nazionale di Confindustria, in occasione dell’ostensione della reliquia.

livatino-300x167 Dalla Camera alla Cassazione, pellegrinaggio reliquia beato Livatino a RomaDal 16 al 23 gennaio, nella sala capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva sarà possibile vistare la mostra fotografica “Sub Tutela Dei: il Giudice Rosario Livatino”. A rendere omaggio al Beato, anche le opere del poeta pittore Tahar Ben Jelloun e l’artista Pizzi Cannella, con quattro grandi tele che verranno esposte nella navata della Basilica di Stato di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri dove si terranno le celebrazioni conclusive. Venerdì 20 gennaio, alle 20.30, si terrà la cerimonia-concerto “Beatus vir – Vespri per un martire”, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, con l’orazione ufficiale del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Sabato 21, alle 11, sempre a Santa Maria degli Angeli, è prevista la solenne celebrazione eucaristica conclusiva, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili, ecclesiastiche e militari.

“L’augurio è che il giudice Livatino sia per la nostra società un segno di contraddizione” spiega a Vatican News Gaetano Armao, membro del comitato della peregrinatio e dell’Arciconfraternita, professore associato di Diritto amministrativo all’Università di Palermo, coordinatore della commissione Affari Europei e Internazionali della Conferenza delle Regioni e già vicepresidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana. “Un segno – prosegue – che sottolinei quanto ancora c’è da fare sul piano della legalità, della correttezza, dell’impegno nel lavoro, e di come i cristiani possano concretamente cambiare le cose con il loro lavoro, il loro impegno e la loro responsabilità”.