• 4 Maggio 2024 10:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Bernardo da Corleone

Letture: Eb 3,7-14; Sal 94; Mc 1,40-45

Riflessione biblica

«Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!» (Mc 1,40-45). Strano: il lebbroso non chiese a Gesù di essere “guarito” dalla lebbra, ma “purificato”. Egli sapeva: “Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: Impuro! Impuro! Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento” (Lev 13,45-46). gesu-9-300x188 Se vuoi, puoi purificarmi!Conscio di ciò, va da colui che non solo può guarirlo nel corpo, ma lo poteva anche riammettere alla convivenza umana e religiosa. Lo guarisce Gesù e, guarendolo, lo purifica dalla sua condizione di escluso dalla società e dal culto divino: “Va’ a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro” (Mc 1,44). Ebbe fede in Gesù, e Gesù ebbe compassione di lui: per ottenere misericordia, ci vuole fede in Gesù, accostarci a lui e presentare umilmente a lui il nostro bisogno. “Venne da Gesù”: senza di lui non è possibile essere purificati né si può progredire spiritualmente: “Senza di me non potete far nulla. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto” (Gv 15,5.7). “Se vuoi, puoi …”: preghiera breve, semplice, ma toccò il cuore del Signore. “Stese la mano, lo toccò”: viene vicino a noi Gesù, ci tocca con la sua grazia e ci dà il coraggio di continuare il cammino di sofferenza. “Lo voglio, sii purificato!”: tutto avviene secondo la sua volontà di salvezza e di amore; a volte ci purifica nel corpo e nello spirito, a volte solo nello spirito donandoci la pazienza di lottare contro i nostri mali. Nel nostro cammino spirituale, affidiamoci a Gesù, egli verrà in nostro aiuto e nella potenza del suo Spirito ci userà misericordia e ci darà la forza di risorgere e rendergli testimonianza.

Lettura esistenziale

gesu-9-300x195 Se vuoi, puoi purificarmi!“Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!»” (Mc 1, 40s). Il Vangelo odierno ci mostra Gesù a contatto con la forma di malattia considerata a quei tempi la più grave, tanto da rendere la persona “impura” e da escluderla dai rapporti sociali: la lebbra. La legge riservava ai sacerdoti il compito di accertare e di dichiarare se una persona era lebbrosa, cioè impura; e ugualmente spettava al sacerdote constatarne la guarigione e riammettere il malato risanato alla vita normale. Mentre Gesù andava predicando per i villaggi della Galilea, un lebbroso gli si fece incontro e gli disse: “Se vuoi, puoi guarirmi!”. Gesù non sfugge al contatto con quell’uomo, anzi, spinto da intima partecipazione alla sua condizione, stende la mano e lo tocca – superando il divieto legale – e gli dice: “Lo voglio, guarisci!”. In quel gesto e in quelle parole di Cristo c’è tutta la storia della salvezza, c’è incarnata la volontà di Dio di guarirci, di purificarci dal male che ci sfigura e che rovina le nostre relazioni. In quel contatto tra la mano di Gesù e il lebbroso è abbattuta ogni barriera tra Dio e l’impurità umana, questo gesto mostra che l’amore di Dio è più forte di ogni male, anche di quello più contagioso e orribile. Lasciamoci toccare e purificare da Cristo e usiamo, a nostra volta, misericordia verso i nostri fratelli.