• 6 Maggio 2024 7:09

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sant’Agata Vergine e Martire

Riflessione biblica

“Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà” (Lc 9,23-26). Parole ben appropriate per celebrare il martirio di S. Agata, che offrì la sua vita allo Sposo divino: “Come ad una festa di nozze, Agata entrava gioiosa nel carcere, chiedendo a Dio di superare la prova” (Liturgia, lodi). Ella comprese bene che “non c’è amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15,13). Il suo amico e sposo fu Gesù e il suo martirio fu lo sposalizio con lui. Innamorata del suo Gesù, le parole del Vangelo risuonavano chiare nel suo cuore: “chi perderà la propria vita per causa mia”. Santagata-300x200 Dare tutto per amoreÈ chiaro, per Agata, queste parole non solo indicavano la sequela di Gesù: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”, ma soprattutto gli indicavano la via dell’amore e della perfetta immedesimazione all’avventura d’amore con Gesù. E tale avventura, per chiunque crede in Gesù, è spogliarsi di se stessi, tanto da dire: “non vivo più io, ma Cristo vive in me. E la vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20). Viviamo con Gesù, portando con lui la croce quotidiana, la via maestra di Gesù, la legge suprema dell’amore e della salvezza per se stessi e per tutta l’umanità. Prendiamo ogni giorno la croce con Gesù: non solo accettando più o meno passivamente le croci quotidiane che la volontà di Dio nei suoi disegni imperscrutabili ci manda nel nostro rapporto con il mondo che ci circonda, ma soprattutto lasciandoci segnare, con il sigillo della croce di Gesù (cfr Ez 9,4), segno della nostra appartenenza a lui e della nostra dedizione totale e radicale al servizio del Regno di Dio. Ciò è possibile solo se il cristiano è un innamorato, che per amore di Gesù sa “perdere la propria vita” (Lc 9,24) e ha compreso che “se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Agata ci insegna: bisogna imitare Gesù e l’imitazione deve essere lo slancio dell’amore che tutto libera, trasforma ed eleva fino al dono di se stessi.

Lettura esistenziale

santagata-300x141 Dare tutto per amore“Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce, ogni giorno e mi segua” (Lc 9, 23). Come ai discepoli, così anche a noi oggi, Gesù rivolge lo stesso invito. Per amare, bisogna perdersi! Il cammino del cristiano non è diretto verso l’acquisto della gloria e del potere su questa terra, ma è il cammino della croce. Il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce, che agli occhi del mondo appare una sconfitta e una perdita della vita, sapendo di non portarla da solo, ma con Gesù, condividendo il suo stesso cammino di donazione.

Spesso ci aspettiamo che Dio trasformi subito il mondo secondo le nostre idee o secondo i bisogni che noi vediamo. Dio invece sceglie un’altra strada, quella della trasformazione dei cuori attraverso l’offerta della propria vita.

La logica di Dio è sempre «altra» rispetto alla nostra, come rivelò Dio stesso per bocca del profeta Isaia: «I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie» (Is 55,8). Per questo seguire il Signore richiede sempre all’uomo una profonda conversione, un cambiamento nel modo di pensare e di vivere, richiede di aprire il cuore all’ascolto per lasciarsi illuminare e trasformare interiormente.

Il Signore dice a me, dice a te: “Seguimi!”. Dobbiamo avere il coraggio e l’umiltà di seguire Gesù, non di precederlo, perché Egli è la Via, la Verità e la Vita.