• 6 Maggio 2024 2:13

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi.

Ascoltiamo il Vangelo secondo Luca in questa domenica della santa Famiglia.

sacra-Famiglia-1-300x169 Devo occuparmi delle cose del Padre mioI genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Secondo la legislazione e la consuetudine israelitica i ragazzi maschi diventavano maggiorenni a 13 anni, partecipavano a un rito di iniziazione che li abilitava ad ascoltare e leggere la Toràh e diventavano figli del comandamento. Gesù, in anticipo di un anno, dimostra in questo episodio la sua capacità di emancipazione e, a mio parere, la sua precoce allergia alle leggi umane! Per favore! Quando pregate il rosario e arrivate al quinto mistero gaudioso, non dite: Gesù si è smarrito ed è stato ritrovato nel tempio di Gerusalemme… perché il Vangelo dice proprio il contrario: credevano che si fosse smarrito, ma lui è rimasto volutamente e liberamente tra i dottori della legge, senza consultare e avvisare nessuno. Se si smarrisce Lui che è la Via, noi dove possiamo andare?

gesu-7-300x197 Devo occuparmi delle cose del Padre mioDopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». L’angoscia di Maria e Giuseppe è pienamente giustificata. Qualunque genitore è in grado di capire cosa sia passato nel loro cuore e nella loro mente. Tre giorni di ricerche. Tre notti di insonnia. Perché si è comportato così? -mi chiese anni fa una mamma-. Se l’avesse domandato ai suoi genitori, glielo avrebbero sicuramente concesso e avrebbe evitato questa pena al cuore di sua madre. Perché… non lo so nemmeno io… ma so una cosa: quando i figli crescono, i genitori non bastano più. Sono una presenza importante, ma non esclusiva. Passando dall’infanzia all’adolescenza e arrivando poi alla giovinezza, hanno bisogno di incontrare adulti fuori dalla famiglia per confrontarsi e guardare le cose da altri punti di vista. Anche nella crescita spirituale, pur proveniendo da una famiglia cristiana, tutti abbiamo bisogno di incontrare adulti nella fede, da ascoltare e interrogare. Ci potevano essere genitori più credenti di Maria e Giuseppe? Eppure il giovane Gesù va dai maestri d’Israele e non solo li stupisce per la sua intelligenza, ma sente il bisogno di fare domande.

gesu-8-300x223 Devo occuparmi delle cose del Padre mioEd egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. La risposta di Gesù è un capolavoro di sapienza: indica il primato assoluto di Dio nella vita del Figlio. Il Padre sta al primo posto e qualunque affetto bello e legittimo va subordinato a Lui. Quali sono le cose del Padre? La gloria e l’onore che gli spetta, l’adorazione e il culto a Lui, il compiere la sua volontà. L’esperienza della vita dei santi ci insegna che mettere Dio al primo posto non toglie nulla all’amore verso gli altri e verso le persone care, anzi solo così tutti trovano il loro giusto posto. Capire questo non è facile e infatti anche Maria e Giuseppe non comprendono queste parole radicali ed esigenti.

sacra-Famiglia-2-300x177 Devo occuparmi delle cose del Padre mioScese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Affinché non ci immaginiamo un Gesù adolescente rivoluzionario e ribelle, l’evangelista sottolinea subito la sua obbedienza. Maria ci viene presentata come modello genitoriale e madre nel cammino di fede: anche quando la testa non capisce, funziona il cuore che è capace di meditare, di accogliere, di custodire. E mette il figlio nelle condizioni di crescere bene. Il Vangelo ci ha raccontato un frammento di vita della famiglia di Nazareth, non nascondendoci momenti di tensione e di incomprensione. Affrontati tuttavia con sapienza, dialogo e amore. Abbiamo tutti da imparare. Buona e santa domenica a voi. Una benedizione speciale per le famiglie.