• 16 Maggio 2024 0:14

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Esperienza di preghiera e fraternità in Montenegro guidati da Fra Giuseppe Di Fatta

di Sorelle Clarisse di Scutari (Albania)   Dal 6 all’11 novembre abbiamo partecipato alla settimana di esercizi spirituali organizzati dalla Custodia [“SS. Annunciazione della BVM” dei frati di Albania-Montenegro] a Perast, in Montenegro. Per noi sorelle è stata un’esperienza doppiamente significativa: per la prima volta abbiamo preso parte comunitariamente a un percorso formativo e spirituale condiviso coi fratelli, e abbiamo potuto viverlo addirittura in un tempo molto speciale per noi, il ventesimo anno di presenza in Albania.

A predicare il corso di esercizi è stato Fra Giuseppe Di Fatta, della Provincia del Ss. Nome di Gesù dei Frati Minori di Sicilia compositore di musica francescana e attualmente impegnato in una nuova esperienza di vita fraterna condivisa con le Sorelle Povere di Castelbuono (Palermo). Con Fr. Giuseppe abbiamo attraversato alcune pagine del Vangelo, come il capitolo 12 di Marco e la risposta di Gesù allo scriba che lo interroga sul comandamento più grande, o il capitolo 20 di Matteo e l’ardita richiesta della madre dei figli di Zebedeo, e infine l’Annunciazione a Maria interpretata con la chiave di lettura dei tre “ecco” che scandiscono il testo. Fr. Giuseppe ha inoltre affiancato queste pagine con le preghiere di Francesco, le Lodi di Dio Altissimo e il Saluto alla Beata Vergine Maria. E ogni meditazione iniziava e si concludeva con un canto da lui composto e suonato. In particolar modo la primissima meditazione è partita con il canto Dabar Jahve che riporta il testo del beato Gabriele Allegra dedicato alla Parola di Dio.

Lo sfondo della nostra preghiera insieme è stato l’incantevole paesaggio di Perast e della costa montenegrina, in particolar modo di quelle che sono note come le Bocche di Cattaro, insenature della costa dalmata, ovvero il fiordo più a sud d’Europa. Abbiamo contemplato uno splendore della natura e della creatività umana. Perast, ma così pure Kotor, Herceg Novi, Budva, sono gioielli della storia, incastonati fra le nere montagne dalmate e il Mare Adriatico, terre appartenute alla Repubblica Serenissima di Venezia fino all’epoca napoleonica, e di fatti sempre contrassegnate dal Leone di s. Marco. Il dominio veneto fece da baluardo alle mire espansionistiche dell’impero ottomano, permettendo così all’intera zona di rimanere prevalentemente cristiana. Antiche chiese e monasteri cattolici e ortodossi lo testimoniano ancora. Dunque, le Bocche di Cattaro rendono visibile ancora oggi l’aspetto storico e culturale dell’intera penisola balcanica prima dell’arrivo dei Turchi.

Fra i vari luoghi quello con cui abbiamo familiarizzato di più è stato Perast, dove siamo stati alloggiati in un antico convento dei Frati Minori, ora gestito dal parroco locale come casa di spiritualità. Ma abbiamo avuto anche l’opportunità di dedicare una mattinata a un breve pellegrinaggio sulla vicina isoletta della Madonna dello Scarpello, dove sorge il santuario che custodisce un’antica icona mariana, trovata miracolosamente su uno scoglio da due fratelli pescatori nel 1452. Ed è qui che Fra Giuseppe, sotto lo sguardo buono della Vergine e del Bambino, ci ha aiutati a contemplare il mistero dell’Annunciazione.

La Parola del Signore e gli scritti di Francesco, la liturgia preparata insieme, i momenti di adorazione eucaristica e l’incanto del luogo hanno permesso a tutti noi, fratelli e sorelle, di poter vivere in semplicità e fraternità questi giorni e di poter riscoprire nel nostro cammino la bellezza dell’appartenenza alla famiglia francescana e la condivisione dell’unico carisma.