• 12 Maggio 2024 16:42

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

“Farsi prossimo” agli ammalati: a Gibellina la Festa dell’adesione Unitalsi

Quella che abbiamo vissuto ieri è stata una grande festa per noi tutti dell’Unitalsi: un giorno speciale per rinnovare il nostro “Eccomi”, segno di appartenenza e accoglienza, per dire il nostro sì alla Vergine Maria, per essere vicini alle persone in difficoltà, con amore e spirito di servizio. il nostro “Eccomi” lo rinnoviamo ogni anno e si vive non solo a Lourdes, ma anche nel quotidiano e nella propria comunità. Emozione, gratitudine e immensa gioia, questo ciò che abbiamo vissuto ieri nel ritrovarci tutti insieme a Gibellina, per il dono dei nuovi soci, con il rito della benedizione delle divise e del loro primo “Eccomi”, pronti a vivere con noi il carisma unitalsiano, nel «farsi prossimo» come segno distintivo associativo.

Proprio nella giornata dell’adesione per il nuovo anno sociale abbiamo avuto la grande gioia di poter accogliere per la prima volta nella nostra associazione il nuovo Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. A Gibellina la santa messa, insieme al nostro assistente spirituale diocesano don Davide Chirco e al parroco don Marco Laudicina.

Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato come sia fondamentale, oggi più che mai, avere occhi e cuore: perché c’è un deserto che avanza, e la cosa più triste è che ci ritroviamo nel nostro privato salvaguardando la nostra incolumità con un’indifferenza che uccide. «Dobbiamo avere occhi per guardare il deserto, non per tirarci fuori, ma se ci siamo, il deserto fiorirà – ha detto il Vescovo – Parola e Eucaristia aprono le tante strade per arrivare al Regno di Dio. Occorre che ognuno diventi strumento di questo gioco che Dio mette dentro il cuore e dove la gioia diventa elemento essenziale della fede e delle sue opere, partendo da un sorriso, da uno sguardo, piedi a terra con delle risposte concrete e occhi al cielo, perché è il cielo che riempie il nostro sguardo, perché nel cielo c’è Dio».

Le parole di santità pronunziate dal nostro Vescovo le abbiamo interiorizzate nei nostri cuori con speranza e gratitudine. Altrettanto meravigliose le parole e le testimonianze dei ragazzi del Laboratorio creativo, emozionatissimi per la presenza del nostro Vescovo, che sotto l’attenta guida dei volontari Unitalsi e dei ragazzi del servizio civile, hanno affidato alla musica e al canto il difficile compito di far riflettere su un messaggio molto importante: è fondamentale abbattere le barriere architettoniche, ma ancor più quelle legate all’ignoranza e ai pregiudizi. La giornata si è poi conclusa con il pranzo dove tutti i volontari, pellegrini, amici speciali e familiari abbiamo condiviso lo scambio degli auguri natalizi tra canti, balli e tanta allegria.

(Fonte Condividere – Anna Maria Caruso)