• 8 Maggio 2024 10:53

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

A Roma, nell’ambito della XX Assemblea nazionale della Federazione italiana settimanali cattolici, è stato eletto il nuovo Consiglio nazionale per il quadriennio 2024/2027. Sono risultati eletti: Walter Lamberti, Fabrizio Frattini, Maria Grazia Olivero (circoscrizione nord ovest); Mauro Ungaro, Martina Pacini, Daniela Verlicchi (circoscrizione nord est); Simone Incicco, Alessandro Paone (circoscrizione centro); Davide Imeneo Davide, Maria Saveria Gigliotti (circoscrizione sud). Inoltre, sono risultati eletti tra i più votati: Mariangela Parisi, Lorenzo Rinaldi, Emanuele Occhipinti, Giampaolo Atzei, Max Firreri, Luca Bortoli. I delegati regionali eletti sono: Beatrice Testadiferro (Marche), Sabrina Penteriani (Lombardia), Roberto Comparetti (Sardegna), Mario Manini (Umbria), Costantino Coros (Lazio), don Doriano Vincenzo De Luca (Campania), Domenico Mugnaini (Toscana), Jurij Paljk (Triveneto), Marilisa Della Monica (Sicilia), don Enzo Gabrieli (Calabria e Basilicata), Luigi Lamma (Emilia Romagna), Chiara Genisio (Piemonte), don Oronzo Marraffa (Puglia), Domenico De Simone (Abruzzo e Molise), Raffaele Iaria (giornali esteri).

L’assemblea è stata un momento di incontro, di verifica e di confronto in cui i rappresentanti delle testate sparse sul territorio nazionale hanno eletto i loro rappresentanti al Consiglio. Dapprima l’udienza da Papa Francesco: «Vi occupate di stampa, televisione, radio e nuove tecnologie, con un impegno a educare ai media i lettori e gli utenti – ha detto Francesco – il vostro radicamento capillare testimonia il desiderio di raggiungere le persone con attenzione e vicinanza, con umanità. Anzi, direi che ben rappresentate quella geografia umana che anima il territorio italiano. Negli ultimi anni diverse innovazioni hanno interessato il vostro settore e per questo è necessario rinnovare sempre l’impegno per la promozione della dignità delle persone, per la giustizia e la verità, per la legalità e la corresponsabilità educativa».

L’apertura dei lavori con monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei: «I nostri giornali sono laboratori di corresponsabilità – ha detto monsignor Baturi nel suo intervento – perché operano quotidianamente l’ascolto e il discernimento, il racconto e la lettura di fede, a servizio di tutta la comunità. La vostra azione è aperta a servizio delle Chiese e delle comunità che abitano i nostri territori. La corresponsabilità informativa diventa specchio per l’agire ecclesiale». «Sottoscrivere un nuovo ‘patto’ con le Chiese locali volto a ribadire il ruolo che il settimanale diocesano ha al loro interno. Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra è una Federazione di direttori, rappresentanti degli editori. E come direttori dobbiamo farci carico di pensare per aiutare le nostre Chiese a pensare, mettendo al centro del dibattito i temi della Chiesa e quelli dei territori».

Il secondo giorno dei lavori è stato caratterizzato dalla testimonianza di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa: «Gaza è completamente distrutta – ha spiegato – i nostri cristiani si sono radunati nel convento latino. 700 persone al freddo, senza medicine, mangiare e bere. 18 persone sono morte a causa di un bombardamento: 9 donne e 9 uomini. Tutti hanno perso la casa».

A seguire l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. «L’Europa è stata unita quando le sue radici erano quelle cristiane – ha detto Mantovano – il fallimento è iniziato nel 2004, quando ha iniziato il dissociarsi dall’appello di Giovanni Paolo II di fare riferimento alle radici cristiane. Una delle concause del conflitto che oggi è in terra europea, perché l’Ucraina è in terra europea, deriva dal fatto che si sono privati i cittadini europei della loro consapevolezza cristiana. Oggi si scontrano popoli che hanno origini cristiane».