• 2 Maggio 2024 2:01

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Con una solenne celebrazione eucaristica, il 22 agosto 2023 è stato ufficialmente inaugurato il Noviziato Comune della Conferenza dei Cappuccini di Hispano-America (CCH) in Bolivia. Erano presenti a questa speciale celebrazione fr. José Ángel Torres, Vicario generale dell’Ordine, fr. Alejandro Núñez Ennabe, Presidente della CCH, e i Superiori maggiori e Delegati delle Circoscrizioni direttamente coinvolte in questo noviziato: Provincia di Argentina e Uruguay, Provincia di Colombia, Provincia del Perù, Custodia dell’Ecuador, Custodia del Paraguay, Custodia del Venezuela, Delegazione della Bolivia e Delegazione del Cile.

Durante la celebrazione è stato letto il Decreto del Ministro generale, fr. Roberto Genuin, con il quale viene eretta la casa del Noviziato, situata a El Naranjal, Santa Cruz de la Sierra, Bolivia. In tale contesto è stata data una speciale benedizione all’équipe formativa composta dai fratelli fr. Martín Torres (Provincia del Perù), fr. Marcos Ramírez (Provincia di Argentina e Uruguay), fr. Walter Brignardello (Custodia del Paraguay) e fr. Darwin Orozco (Custodia dell’Ecuador).

L’incontro dei Superiori, oltre a dare risalto all’avvio della fraternità di noviziato, è servito per discutere ampiamente con l’équipe dei formatori sull’itinerario da seguire nei prossimi mesi prima dell’arrivo dei futuri novizi nel 2024. Inoltre, è stato approvato l’Accordo che regola il noviziato comune e sono iniziati i dialoghi per l’avvio di un anno di postulandato comune a livello di Conferenza. È stata anche un’occasione opportuna per visitare i fratelli che si trovano nelle altre due case che fanno parte della Delegazione, che li hanno accolti fraternamente; anche i fedeli che frequentano le nostre fraternità sono stati coinvolti con la presentazione di prodotti tipici della cultura boliviana.

Questo nuovo passo verso l’apertura di una seconda casa di Noviziato comune della Conferenza, insieme al Noviziato della CCH in Honduras, costituisce un segno di speranza e forza nei rapporti tra le Circoscrizioni.