• 2 Maggio 2024 10:00

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Il Battesimo dei bambini: dalla crisi di fede al ruolo di padrini e madrine

Dal 28 al 31 agosto, a Castellammare di Stabia, si è svolta la settimana di studio dell’Associazione professori e cultori di liturgia italiana (APL), dedicata al rito del Battesimo dei bambini. Pubblicato il 15 maggio 1969, primo frutto della riforma liturgica post-conciliare, è stato composto ad hoc per i fanciulli. Il rito utilizzato, infatti, fino a quel momento era un semplice adattamento del Battesimo degli adulti. Dopo più di cinquant’anni, riflettere e confrontarsi su questo testo è stata un’occasione per un fare il punto della situazione sulla riforma liturgica e sulla sua recezione.

Il rituale è stato analizzato alla luce del mutato contesto culturale contemporaneo: si pensi solo a quanto è diverso oggi il modello di famiglia rispetto all’anno di pubblicazione. Pur coscienti delle numerose sfide pastorali che le comunità ecclesiali sono chiamate ad affrontare, in un evidente contesto di rapida secolarizzazione, la qualità del libro liturgico è apparsa ancora molto significativa e capace di esprimere potenzialità ancora non raccolte.

La settimana si è aperta con una riflessione sul nascere e rinascere affidata allo psicologo Francesco Stoppa. I teologi Pierangelo Sequeri e Giorgio Bonaccorso hanno offerto una lettura teologica del venire alla luce e dell’iniziare alla vita. Riccardo Saccenti e Elena Massimi hanno ricostruito rispettivamente il contesto della composizione dei rituali di Paolo V (1614) e Paolo VI (1969). Le sfide pastorali odierne del ruolo dei padrini e genitori e del tempo della celebrazione sono state approfondite da Hélène Bricout e Pierangelo Muroni. Giacomo Canobbio, Pasquale Bua e Antothy Lusvardi hanno affronto questioni più squisitamente teologiche, come la relazione tra peccato originale, grazia e libertà, la necessità del sacramento e il Battesimo di desiderio. La settimana è stata ulteriormente arricchita dal confronto con le pratiche delle Chiese orientali, grazie a Stefano Parenti, e dalla presenza dello storico della liturgia Marcel Metzger, che ha condiviso la sua lunga ricerca sulle fonti eucologiche.