• 7 Dicembre 2024 3:56

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La XXIII Marcia Ecologica 2023 ha avuto come tema “La Casa Comune chiede Giustizia Ambientale”. L’evento è realizzato ogni anno nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Ambiente ed è coordinata dall’Ufficio per la Giustizia, Pace e Integrità del Creato di El Salvador (JPIC-El Salvador), insieme ad altre organizzazioni sociali e religiose.

La Marcia si è svolta nel contesto dello Stato di Emergenza [Régime de Excepción, in vigore dal 2022] voluto dal governo, che per motivi di sicurezza ha sospeso alcune garanzie costituzionali a discapito della violazione sistematica dei diritti umani. Molti leader comunitari sono stati criminalizzati e incarcerati, come i cinque contadini della Comunità di Santa Marta e Manuel Gámez Morales, figlio di Vidalina Morales, popolare leader ambientalista del Dipartimento di Cabañas, nel nord di El Salvador.

Il 2 giugno, presso la Chiesa del Santo Rosario, situata nel centro storico di San Salvador, è stata presentata in conferenza stampa la Lettera Pastorale indirizzata al Presidente della Repubblica, nella quale si sottolineano i problemi attuali, illuminati dalla luce del Vangelo.

Tra questi problemi vengono citati la mancanza di una buona alimentazione, di salute, di accesso all’acqua potabile, di un’istruzione di qualità; l’estrema povertà e la disuguaglianza sociale. La Lettera Pastorale denuncia, inoltre, la costruzione di progetti urbani e dell’ottava diga sul fiume Sensunapán, la contaminazione del fiume Lempa a causa della miniera Cerro Blanco in Guatemala e l’uso di prodotti agrochimici tossici. La Lettera chiede al governo di ratificare la legge contro le miniere di metalli, la legge generale sulle risorse idriche e l’adesione all’Accordo di Escazú, che garantisce la protezione dei difensori dei diritti umani e dell’ambiente.

Il 6 giugno, dopo la Preghiera Ecumenica e alla presenza di centinaia di persone, è iniziata la XXIII Marcia Ecologica. Hanno partecipato i frati francescani, l’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù Francescana, la Conferenza dei Religiosi di El Salvador (CONFRES), laici, seminaristi, sacerdoti, Mons. Elías Samuel Bolaños Avelar, SDB, Vescovo di Zacatecoluca, chiese storiche, organizzazioni contadine e varie entità in difesa della Madre Terra.

In ogni edizione della Marcia possono essere ascoltate le voci dei poveri, delle donne, dei contadini. È un segno dei tempi per El Salvador, dove siamo invitati alla conversione ecologica e a una lotta non violenta, come ai tempi di Mons. Oscar Romero, per difendere i poveri e il loro diritto ad una vita piena.

All’arrivo alla Casa Presidenziale, la Commissione dei Portavoce ha consegnato la lettera indirizzata al Presidente della Repubblica. È seguito un evento culturale in cui molti, attraverso l’arte, hanno espresso le domande contenute nella Lettera.

Vidalina Morales ha riassunto lo spirito della giornata affermando che la Marcia Ecologica esprime la difesa collettiva dei beni comuni della nostra Terra. “Quale sarà il futuro dei salvadoregni?”, si è domandata. “Abbiamo bisogno di giustizia. Continuiamo a lottare, perché siamo uomini e donne pieni di speranza e di amore. Camminiamo e lottiamo, insieme alle comunità, perché crediamo e sogniamo un mondo diverso, dove non ci sia inquinamento. Abbiamo la grande responsabilità di chiedere giustizia e libertà. Possono costruire molte prigioni, ma non possono imprigionare la libertà e le migliaia e migliaia di persone che combattono per la società”.