• 4 Maggio 2024 5:59

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sacratissimo Cuore di Gesù

Letture: Ez 34,11-16; Sal 22: Rm 5,5-11; Lc 15,3-7

Riflessione Biblica

Io vi dico: vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte” (Lc 15,3-7). Siamo invitati a gioire, e i motivi sono diversi. Gioiamo, perché egli è il nostro buon pastore, che non ci abbandona, viene in cerca di noi e ci riporta sulle sue spalle, caricandosi dei nostri errori e delle nostre fragilità: “Si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,4-5). gesu-buon-pastore-300x168 Gesù, mite ed umile di CuoreMeditando queste parole, scopriamo che la sua gioia è infinita e sgorga dal suo cuore che ci usa misericordia e ci comunica la gioia di vivere in intimità con lui. E una volta nel suo cuore scopriamo un’altra grande gioia: “Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele” (Ez 34,13). Nel suo cuore, troviamo posto sicuro per vivere “nell’ovile”, nell’Israele di Dio, nella Chiesa, dove siamo curati dal suo amore giusto e misericordioso e troviamo il riposo dalle nostre inquietudini, dubbi e incoerenze nel vivere nell’amore e per l’amore: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11,29). Lì troveremo i fertili pascoli, per nutrirci delle sue parole, che “sono spirito e vita” (Gv 6,63) e per alimentarci del suo corpo e sangue: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui” (Gv 6,56). Nel suo cuore, saremo purificati e troveremo la via della santità: “Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura” (Ebr 10,19-22). Nel santuario del cuore di Gesù, ci lasceremo trasformare dal suo amore misericordioso, perché “Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo” (Ef 2,5).

Lettura esistenziale

gesu-2 Gesù, mite ed umile di Cuore“Vi sarà più gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione” (Lc 15, 7). Dio è come una Madre che non si rassegna e non si dà pace quando uno dei suoi figli prende una cattiva strada, e fa di tutto per riportarlo sulla retta via. Dio è Amore per essenza. Il suo operare è sempre e solo determinato dall’Amore. I nostri peccati, che altro non sono che un rifiuto del suo Amore, non cambiano il modo di essere e di fare di Dio, ma ricadono su noi stessi. Come figli di Dio e discepoli di Cristo, siamo chiamati a fare nostri i suoi stessi sentimenti, non facendoci determinare dal male, né da quello altrui, né dal male che abbiamo potuto compiere noi stessi fino ad un istante prima. Quando il male ci viene dagli altri, non lasciarsi determinare da esso, significa rispondere al male con il bene. Se vediamo compiere, dal nostro prossimo, un’azione obiettivamente cattiva, dobbiamo prima di tutto dire a noi stessi che, con la grazia di Dio, non dobbiamo comportarci allo stesso modo e poi trarne un input a costruire nuovi ponti di comunione.

Se il male l’abbiamo commesso noi, non lasciarci determinare da esso, significa consegnarlo alla misericordia di Dio chiedendo perdono a Lui e al prossimo cui siamo stati causa di sofferenza ed incominciare subito con un atteggiamento opposto e di riparazione del male commesso, contrapponendogli azioni buone, nella consapevolezza che: “La carità copre una moltitudine di peccati” (1Pt 4, 8).