• 1 Maggio 2024 16:27

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

XXII domenica del tempo Ordinario

Letture: Ger 20,7-9; Sal 62; Mt 16,21-27

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

Pietro ha appena riconosciuto Gesù come il Cristo e passano pochi minuti e si prende un sonoro rimprovero da Gesù stesso che parlando del suo futuro annuncia il come gli andrà a finire. Pietro interviene dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». La risposta di Gesù è davvero pesante, lo chiama Satana, ordinandogli di abbassare la testa di non ragionare secondo gli uomini, ma secondo la mente di Dio.

Pietro siamo ognuno di noi. Si, sono io, tu, noi quando pretendiamo di indicare a Dio cosa fare e come farlo. Quando pensiamo da professori che pensano di conoscere il perché della vita. Quando siamo noi che vogliamo decidere se qualcuno nasca o se è giunta l’ora di morire, se chi mi sta davanti è normale o no, se l’altro ha i requisiti (pelle, razza, religione, colore politico) per varcare i “sacri confini” del nostro paese, della nostra parrocchia, del nostro gruppo di amici…

Ragioniamo secondo Satana quando vogliamo prendere il posto di un “dio” che ci siamo costruiti a nostra immagine e somiglianza per decidere ogni cosa, ragionando secondo gli uomini, e non da discepoli. Ci ergiamo a maestri di Dio, assumendo la logica di questo mondo, ma Gesù non ha paura e ci richiama all’essenziale, anche con fermezza. Gesù cerca seguaci vivi e coraggiosi per seguirlo, e lo fa dandoci delle indicazioni precise:

  • Se vuoi venire dietro a me... Ci lascia liberi di scegliere, una cosa è certa non accette compromessi perché non si possono servire due padroni
  • Rinnegare se stessi… Non ti preoccupare, non devi annullarti, devi solo conformarti a Cristo che come chicco di grano ha dato vita. Rinnegare se stessi è capire che non siamo noi il centro del mondo, che non circola tutto attorno a noi, ma è Cristo il centro del nostro pensare e agire
  • Prendere la propria croce… A tutto ciò che ci da sofferenza e dolore noi attribuiamo la parola “croce”. Sostituiamola con la parola “amore”e la frase diventa: chi vuole venire con me, prenda tutto il “suo” amore, tutto quello di cui è capace, e mi segua. Siamo chiamati a trasformare le nostre ferite in benedizione. Come? Guardando Cristo Crocifisso per imparare ad amare.
  • Chi vuole salvare la propria vita… La vita si salva spendendola per i fratelli e le sorelle che ci circondano e che incontriamo lungo la strada. Se ci chiudiamo all’incontro, all’accoglienza, al confronto con l’altro che giudichiamo, che condanniamo, se invece di amare siamo sempre arrabbiati, sempre polemici la nostra vita sarà un martirio.

Gesù vuole che camminiamo con Lui che abbandoniamo il nostro modo di ragionare secondo le regole del mondo per ragionare come Lui. Come fare? Ascoltando la Parola, guardando il mondo con gli occhi di Dio per essere come il chicco di grano che muore per dare vita.