• 29 Aprile 2024 17:25

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Il San Fratello si vede rubare il sogno Promozione, Calabrese rammaricato per il mancato obiettivo

di FraPè – “Non è giusto dopo un anno di sacrifici non doveva finire così” sono le prime parole dette da qualche tifoso, appena l’arbitro Asaro di Marsala ha decretato la fine di un interminabile gara sotto un sole cocente tra il San Fratello e il Gemini, finalissima valida per occupare l’ultimo posto libero nel campionato di Promozione, terminata con un pareggio che, permette gli agrigentini di disputare il prossimo campionato in Promozione.

asd-san-fratello-2-300x225 Il San Fratello si vede rubare il sogno Promozione, Calabrese rammaricato per il mancato obiettivoÈ proprio vero non doveva finire così, perché quel pallone toccato di testa dal capitano nero verde Delfio Calabrese sul secondo palo che tocca la rete era gol, basterebbe guardare il video per accorgersene che non era per nulla fuorigioco! Tanti gli errori arbitrali, tanti i dubi su varie decisioni di una terna arbitrale non all’altezza di gestire una gara del genere: perdite di tempo, dialoghi goliardici tra il guardalinee e la tifoseria biancorossa, recupero infinito, cartellini usciti in ritardo… un disastro, ovviamente ai danni del San Fratello.

Un sogno spezzato… il volto deluso di Praticò, la rabia di Fiore autore del pareggio, le lacrime di Celaj, il grande rammarico di Siracusa sempre elegante e composto, di Margò un uomo che ama la maglia neroverde dimostrandolo con lo spirito di abnegazione e di sacrificio, il volto incredulo del capitano di mille battaglie Delfio Calabrese di non aver concluso un’interminabile carriera regalando la Promozione alla “sua” San Fratello.

calabrese-asd-139x300 Il San Fratello si vede rubare il sogno Promozione, Calabrese rammaricato per il mancato obiettivoDelusione e rabbia sono i sentimenti che si leggono nel volto di Santoro, Cortese, Salanitro, Marino, La Marca e tutti gli altri giocatori originari di San Fratello che, quando chiamati in causa hanno dato proprio tutto e hanno dimostrato amore per il proprio paese di origine. Tutti delusi compreso i tifosi per una gara decisa da errori arbitrali, per quei rigori sbagliati, per quei punti persi per errori propri durante il campionato.

Non si può negare il grande impegno della dirigenza, che soprattutto con Paolo Manasseri e Antonio Reale anima di questa società, è riuscita ad arrivare sino alla fine in un campionato che si è protratto sino a Giugno. Sacrifici non indifferenti da parte di tutti coloro che hanno contribuito a terminare questo lungo cammino: dirigenti, giocatori, sponsor e le famiglie, mogli, figli, fidanzate che si sono viste tolto del tempo per dedicarlo agli allenamenti o alle gare.

“Non è giusto dopo un anno di sacrifici non doveva finire così” perché al San Fratello nessuno ha regalato nulla, perché non ha intimidito nessuna tifoseria, perché non ha avuto favori da nessuna squadra…perché ha giocato lealmente dentro e fuori il rettangolo di gioco.

Ieri nonostante l’atteggiamento provocatorio, villano e dissacrante nei confronti del vero tifo e del calcio, da parte dei tifosi del Gemini, i sanfratellani sono stati al loro posto, dando testimonianza di compostezza ed eleganza.

Sulla stessa linea Delfio Calabrese, che dopo qualche ora dalla fine della gara esprime il proprio ringraziamento e il suo pensiero: “Voglio ringraziare tutti: grazie ai miei compagni di squadra per aver condiviso lo spogliatoio in quest’anno travagliato ma meraviglioso”  “Non voglio commentare la partita di oggi perché non sono abituato a cercare scuse e alibi – aggiunge il capitano sanfratellano – chi guarda le immagini commenta da solo, in questi spareggi e successo di tutto  e tanto contro noi e non riesco a darmi delle spiegazioni. Siamo una società umile, cerchiamo di fare calcio con trasparenza lealtà umiltà. Nonostante tutto, bisogna accettare il risultato, ma resta l’amarezza di non aver raggiunto l’obiettivo promozione.”

asd-1-300x225 Il San Fratello si vede rubare il sogno Promozione, Calabrese rammaricato per il mancato obiettivoSul comportamento dei tifosi del Gemini afferma: “Credo che una cosa l’abbiamo raggiunto, il nostro pubblico si è distinto con educazione e rispetto. Se quello che hanno fatto ieri i tifosi del Gemini, l’avrebbero fatto i sanfratellani, oggi ci avrebbero descritto come un paese incivile”.

“Voglio ringraziare tutti i ragazzi che quest’anno hanno lottato per maglia neroverde la maglia di San Fratello: il mister Antonio Reale, tutti i dirigenti che non ci hanno fatto mancare nulla. In questi lunghi anni ho imparato che i campionati passano l’amicizia vera rimane sempre. Continua il Capitano

Noi siamo il San Fratello e cerchiamo di fare calcio solo per far crescere i giovani e dare a loro un futuro migliore, cercando di dare l’esempio attraverso il sacrificio, il senso di appartenenza, lo spirito di abnegazione. No siamo una metropoli, non siamo una grande piazza che ha fatto calcio ad alti livelli, ma vogliamo rispetto perché il San Fratello merita, i giovani hanno il diritto di continuare a sognare. Forza san fratello sempre”.