di FraPè – 
“Vogliamo scrivere la storia di un paese che amo e che in questi anni ho cercato di rilanciare con lo sport portando il nome del San Fratello in giro per la Sicilia– Così Antonio Reale alla viglia dell’ultimo atto di una stagione affascinate e rocambolesca dove l’Asd San Fratello ha sfiorato la vittoria del campionato di prima categoria, arrivando ad un punto di un organizzatissimo Mistretta che ad agosto dello scorso anno aveva le idee chiare riguardo il salto di categoria.
Incertezze
“Noi a settembre eravamo ancora incerti se scrivere la squadra, eravamo senza nulla, più poveri dei francescani” Continua ridendo il mister sanfratellano. Ed è vero le maglie dell’anno passato, senza palloni e soprattutto senza denaro. “Devo ringraziare tutti gli sponsor e tutti coloro che in un modo o nell’altro ci hanno aiutato ad arrivare a disputare l’ultima gara per guadagnarci la promozione. Un grazie particolare va ad Openjobmetis del nostro concittadino Rosario Rasizza, e al Comune di San Fratello che ha permesso l’iscrizione al campionato”.
Rimpianti
“Se ho un rimpianto per quest’anno? Certo… non aver vinto il campionato. Abbiamo fatto degli errori, scelte sbagliate, errori tecnici ed errori dirigenziali”. Afferma Reale c continua – “Il campionato l’abbiamo perso al “Gagliani” contro il Furnari e fuori casa contro la Nasitana, dove ero assente per un lutto in famiglia. Nel calcio quando manchi di umiltà e pecchi di presunzione paghi. E noi abbiamo pagato. Come dico sempre siamo noi che decidiamo se vincere o perdere e, in questo caso abbiamo scelto di non vincere gestendo male quel preciso momento. Questo vale nel calcio così come vale nella vita”.
Il gruppo
A dicembre la dirigenza decide di “licenziare” i giocatori provenienti da Palermo, per prendere ragazzi della zona in modo da poter arrivare a San Fratello più comodamente per gli allenamenti. Reale si ritrova da gennaio sino a marzo con un nuovo gruppo di giocatori. “Non è stato facile, – afferma l’allenatore neroverde – abbiamo pagato la non programmazione, ma è stato bello così, più avvincente e più stimolante.” Non ha tutti i torti Reale, perché a Sant’Alessio Siculo, la squadra si è espressa dando testimonianza di essere amalgamata… di essere un gruppo. Gente che comunque non è alle prime armi, Sciliberto, Fiore, Celaj, Siracusa, Formica, Praticò, Genovese, Sanna, il portiere Gelfo che è ben organizzato nel fare miracoli, e poi Margò che ha sempre dimostrato nella vita così come nel campo un attaccamento al San Fratello, gente che lotta, che si allena e che ha dimostrato attaccamento alla maglia”.
Oltre ai ragazzi che vengono da fuori, c’è un nutrito numero di ragazzi originari di San Fratello: “Il gruppo dei sanfratellani, quelli che hanno scelto di rimanere e quindi di allenarsi, di fare sacrifici, di accettare le scelte tecniche, stanno dando un notevole contributo e sono punti di riferimento per tutti.
Non c’è solo Calabrese che è un totem, ma c’è Salanitro che è un livello superiore ad altri, Mangione che sa stare in ogni reparto e fa la differenza, Santoro e Marino che sono cresciuti tantissimo e hanno giocato tantissime gare da titolari. Bellitto che come portiere non aveva mai disputato un campionato ed è stato protagonista in diverse gare, La Marca, che non si tira mai indietro, Murabito, Lupica, Nicosia ed Emanuele mai a lamentarsi, ma sempre presenti e sempre pronti quando chiamati in causa, così come Cortese che è un veterano e Crimaldi”. “Non posso che dire grazie a tutta la dirigenza e al presidente Manasseri, che ha sempre approvato ogni mia scelta”
Obiettivo.
“Siamo all’ultimo atto di un’avventura che già ci ha visti vincitori l’anno prima del covid, in questi anni comunque prima dell’interruzione dei campionati abbiamo sempre gravitato tra i primi posti” “Domani scendiamo in campo contro il Gemini, una squadra ben organizzata, che non viene a San Fratello per turismo ma per vincere ed andare in promozione, solo che c’è solo un posto e noi lotteremo così come siamo abituati a fare per raggiungere l’obiettivo”.
“Se mi sento realizzato? Non posso dire di no, abbiamo vinto gli spareggi e abbiamo giocato contro squadre allenate da gente che sicuramente sono di una categoria superiore, mi riferisco agli allenatori della Nuova Rinascita e del Vale del Mela. Siamo ad un passo dalla promozione, traguardo che sino a dicembre non era nei nostri programmi, abbiamo iniziato a crederci cammin facendo… se vinciamo mi sentirò realizzato e soddisfatto”.
Futuro
“A prescindere di ciò che succederà domani, non allenerò per un bel po’, ho bisogno di staccare… poi mai dire mai… se ci sono i presupposti rimarrò nella dirigenza per dare man forte per amore del mio paese. Ma devo fare i conti con il lavoro e soprattutto con la mia famiglia. I miei figli crescono e anche le esigenze loro… vediamo… intanto concentriamoci per domani. Poi come tu mi insegni… come vuole Dio facciamo”.
L’ultima domanda e se domani il San Fratello vince?
“… Sarà bellissimo vincere nel proprio paese, vincere dopo immensi sacrifici, cadute ma anche il sapersi rialzare e continuare ad inseguire un sogno… Spero che il Gagliani si riempia, che i sanfratellani vengano a sostenere i nostri colori che non ci lascino soli”.
Vuoi aggiungere altro?
“ Si, forza San Fratello sempre e comunque”