• 28 Aprile 2024 7:27

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santa Teresa d’Avila

Letture: Rm 4,1-8; Sal 31; Lc 12,1-7

Riflessione biblica

“Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia” (Lc 12.1-7). Molto interessante: per Gesù l’ipocrisia è un fermento, qualcosa che si mescola con la pasta e la fa fermentare. Ma, mentre il lievito può far fermentare in bene fino divenire pane e alimento di vita, l’ipocrisia fa fermentare solo in male, fino a divenire menzogna di vita e nella vita. Non si tratta solo di incoerenza tra ciò che dico e ciò che faccio, ma di vero inganno: finzione di possedere virtù, qualità, sentimenti buoni, simulare devozione e amicizia, ma di fatto si pensa e si vive lontano da ciò che si professa. L’incoerenza è debolezza di carattere, l’ipocrisia è vizio di un “cuore doppio” e da “labbra false”: “Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto; sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo. Si dicono menzogne l’uno all’altro, labbra adulatrici parlano con cuore doppio. Recida il Signore le labbra adulatrici, la lingua che vanta imprese grandiose” (Sal 12,2-4). farisei-300x179 IngannoL’ipocrisia enfatizza le situazioni fino a rendere la vita una commedia ridicola: “Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente” (Mt 23,5-7). Distrugge la fiducia, rende il parlare ambiguo e reticente, mina le relazioni umane, perché non permette di riconoscersi peccatori e deboli e di farsi conoscere dagli altri in maniera sincera. Ma, anche se si riesce a ingannare se stessi e gli uomini, non si può ingannare Dio: “Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze” (Lc 12,2-3). Comunque, non dobbiamo aver paura, ma lasciamoci guidare dalla verità che rende libera la mente, dalla giustizia che ci fa agire secondo il progetto di Dio, dall’amore senza ipocrisia (Rom 12,9), che ci rende graditi a Dio e utili al prossimo: “Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore” (Rom 12,10-11)

Lettura esistenziale

passeri IngannoMolte cose cambierebbero se gli altri potessero vedere quello che abbiamo nel cuore. Probabilmente molti di noi perderebbero la stima altrui. Talvolta, infatti, nascondiamo in fondo al cuore tutti i sentimenti negativi, dovremmo invece portarli alla luce e presentarli alla Misericordia di Dio perché il Suo perdono ci guarisca e riporti ordine e unità tra il nostro interno e ciò che appare all’esterno.

Chi troppo spesso indossa una maschera, finisce per non sapere più chi sia.

Noi non siamo delle brutte persone. Dice il Salmo 138 usando un’espressione bellissima: “Ti lodo, Signore, perché mi hai fatto come un prodigio” (Sal 138, 14).

Dentro di noi c’è bellezza. Questa bellezza si chiama autenticità. Una persona è disposta ad essere autentica solo se fa una profonda esperienza d’amore. Infatti è l’amore che fa cadere le maschere e ci fa andare a viso scoperto. Ma l’amore è sapere che c’è qualcuno che ha cura di noi. Ecco perché Gesù usa la meravigliosa immagine conclusiva del brano di oggi: “Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri” (Lc 1, 7).

Noi non siamo frutto del caso, ma dell’amore e non siamo lasciati soli in balìa degli eventi.

In ogni istante della nostra vita Dio, come un Padre amoroso, ci porta con tenerezza fra le Sue braccia.