• 6 Maggio 2024 8:25

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La GMG che non esiste. Un milione e mezzo di giovani a Lisbona, ma i giornali non li vedono

Diilsycomoro

Ago 6, 2023

Sarà che è agosto e le redazioni sono in ferie. Sarà che qui, nella sala stampa di “Campo da Graça”, la notte non è sembrata passare mai (il caffè, gli energy drink e le barrette proteiche non hanno aiutato). Sarà che le immagini aree del milione e mezzo di giovani a Lisbona dagli schermi del prefabbricato del media center ci sembrano più imponenti, dato che ci vediamo i volti dei giovani che in questa settimana abbiamo visto da vicino.

Ma la lettura della rassegna della carta stampata e dei giornali on line (salvo le ovvie eccezioni della stampa cattolica)  lascia un po’ attoniti tutti. Poi figuriamoci se il Giornale, Libero, La Verità e tutti i giornali che ogni giorno puntualmente vanno contro a Papa Francesco e al suo Magistero ritenuto di sinistra, quando invece è conforme al Vangelo di Cristo. Ma che questi giornali di destra o meglio di estrema destra, siano contro una Chiesa accogliente e inclusiva non fa più notizia.

Ciò che dovrebbe fare notizia e lo è, sono un milione e mezzo di giovani da tutto il mondo non trovano spazio, se non in qualche trafiletto. 65 mila italiani – stima ampiamente conservativa – sono scavalcati sulle principali testate on line da scoop da Pulitzer come l’equitazione con il cavallo finto in Finlandia, il bambino che ha sparato al lupo in Ungheria, i mancati auguri di Buckingham Palace per il compleanno di Meghan Markle.

Eppure sappiamo come funziona l’agenda setting, ovvero quel filtro con i giornalisti condensano la realtà in pagine di giornali e spazio nei TG ormai . Ci ricordiamo come per settimane non abbiamo fatto altro che parlare di influencer in Lamborghini, di anziani che negano il cambiamento climatico, di meme sulla politica che condizionano il dibattito politico.

Anche il discorso sui giovani, la visione pubblica che noi abbiamo di loro, non è che una proiezione distorta da parte di redazioni “boomer” dei giovani di oggi. La (giustissima) preoccupazione climatica dei ragazzi viene oscurata dai riflettori accesi sulle frange più estreme (e violente) degli ecoattivisti, cancellando dalla pubblica attenzione le iniziative concrete di chi costruisce davvero l’ecologia integrale. Altre istanze – come le ragioni LGBTQ+ – vengono amplificate. Come nota nel pieno della notte Francesco Ognibene di Avvenire su Facebook le GMG per «i media fanno notizia meno del Pride di Poggibonsi (con tutto il rispetto per Poggibonsi)».

Il pensiero religioso è ridotto a macchiettistico devozionismo baciapile (come insegna la fabbrica dei mostri dei vari Cruciani e Parenzo), lontano anni luce dalla profondità, dalla compostezza e dalla solidità della fede di questi ragazzi, che solo chi è qui, solo chi ci ha parlato, solo chi ha cercato questi ragazzi può in parte descrivere.

Della GMG si parla solo limitatamente alle parole del Papa. Manuel Toniato, storico animatore di Campodarsego, scrive su Facebook: «Ok. La GMG vista da casa è un’altra cosa. Papacentrica. Con giornalisti esaltati che fanno diventare tutto una macchietta. Fidatevi. È ben altro».

Ma questo spazio per l’amarezza post-rassegna finisce subito. I giovani di tutto il mndo si sono raccolti a Lisbona per

celebrare la gioia in Cristo. È tempo di concentrarci sulla realtà. Delle narrazioni ci occuperemo più tardi. Non tanto noi giornalisti, quanto gli stessi ragazzi, che porteranno a casa la realtà con le loro gambe.

(Cfr. difesapopolo.it – Andrea Canton)