• 18 Maggio 2024 6:29

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Filippo Neri

Lettura At 18,1-8; Sal 97; Gv 16,16-20

Riflessione biblica

“Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete”. Non è un rompicapo enigmistico. È il cammino di fede degli apostoli dinanzi al mistero di morte, risurrezione e ascensione di Gesù al cielo. Tale mistero può provocare “tristezza o gioia”. Ma la fede non è emozione, ma partecipazione al dolore di Gesù nella sua passione morte e risurrezione, illuminazione per la sua gloriosa risurrezione e aspirazione del cuore che cerca le cose di lassù, dove Cristo sta alla destra di Dio (Col 3,1). Forse, ci dispiace che Gesù “vada al Padre”. gesu-15-300x138 La tristezza si cambierà in gioiaMa la sua promessa è sicura: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi” (Gv 14,1-3). Parole di speranza, anzi di pace: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14,27). Il cuore è in pace, perché “lui è la nostra pace” (Ef 2,14) e ci ha assicurato: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Anche se fisicamente non è presente, egli ci ha rassicurati: “Non vi lascerò orfani” (Gv 14,18), ma “vi darò un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre” (Gv 14,16). espirito-santo--300x158 La tristezza si cambierà in gioiaLo Spirito Santo è la presenza attiva di Gesù, che ci istruisce nella verità (Gv 14,26; 16,13), ci fa operare nell’amore (Gal 5,22), ci fa ricercare le cose di lassù (Col 3,1-2) per “essere santi e immacolati al suo cospetto nell’amore” (Ef 1,4). E lo Spirito ci apre alla speranza e all’amore: “Saldi nella speranza della gloria di Dio, ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom 5,2-5). E la speranza, alimentata dall’amore a Gesù, è anticipazione della gloria che ci attende: “Padre, la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me” (Gv 17,222-23).

Lettura Esistenziale

gesu-redentore-300x202 La tristezza si cambierà in gioia“Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete” (Gv16, 16). Ci troviamo nel Capitolo 16 di Giovanni che narra gli eventi degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, per cui il suo “un poco e non mi vedrete” si riferisce chiaramente alla sua morte e sepoltura, così come “un poco ancora e mi vedrete” fa riferimento alla sua risurrezione. Naturalmente è difficile per i discepoli comprendere queste espressioni, che rimangono per loro enigmatiche.

Così come è difficile anche per noi capire talvolta il senso di certe ore buie e di sofferenza che possiamo attraversare nella nostra vita. Mi tornano in mente due versetti della Sacra Scrittura: “È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore” (Lam 3, 26) e “Si sieda solitario e stia in silenzio quando il Signore glielo impone!” (Lam 3, 28). Non sempre riusciamo a capire subito il perché di ciò che ci succede.

Solo in Cielo comprenderemo pienamente la trama di cui è intessuta la nostra vita. Ma in quel giorno scopriremo un ricamo bellissimo, di cui qui sulla terra abbiamo visto solo il rovescio, in un intreccio di fili che ci sembrava disordinato, confuso e persino brutto a vedersi, proprio come un ricamo capovolto.

Dobbiamo avere la pazienza di saper attendere senza mormorare e la fiducia che Dio, come un’esperta ricamatrice, trarrà fuori il bene anche dal male.