• 22 Giugno 2025 2:13

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

L’Amore viene prima della legge

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sant’Agnese

Letture:Eb 6,10-20   Sal 110   Mc 2,23-28

Riflessione biblica

“Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!” (Mc 2,23-28). Bella massima di Gesù. Per comprenderla, però, ci vuole “un cuore nuovo e uno spirito nuovo”. Guidati dallo Spirito, bisogna evitare un doppio pericolo: il fariseismo e il libertinismo. Il fariseismo: legati alle formalità della legge, se ne tradisce lo spirito; la legge è per l’uomo, illumina i suoi passi, lo guida nell’amore verso la santità della vita; il fariseismo, invece, non lo aiuta a realizzarsi secondo il progetto di amore, ma lo chiude “in prescrizioni e insegnamenti di uomini. Essi hanno parvenza di sapienza, in realtà non servono che a soddisfare la carne” (Col 2,22-23). Il guaio del fariseismo consiste nel tradire lo spirito della Legge: essa è stata data per guidare l’uomo nella via dell’amore a se stessi, al prossimo e a Dio. Il riposo è per l’uomo, per essere libero da una mentalità da schiavo del proprio lavoro, degli interessi e da tutto ciò che non lo realizza come essere umano. Il riposo è per l’uomo: per stabilire relazioni umane con i fratelli e sorelle di fede e con il Signore: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20) e così celebrare insieme il misteri del suo amore per noi: la sua morte e risur-rezione, con cui egli ci ha donato la vita eterna. Il libertinismo: è l’eccesso opposto di chi crede di essere legge a se stesso e viola la legge in base al proprio intendimento ed egoismo. Tutto dipende dall’amore: “Siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri” (Gal 5,13). E nell’amore essere costanti nel fare il bene e nel celebrare la festa domenicale: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. E non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore” (Ebr 10,24-25).

Lettura esistenziale

“E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!»” (Mc 2,27). È questa la prima affermazione di Gesù a difesa dei suoi discepoli che, passando fra i campi di grano, si son messi a raccogliere le spighe; cosa proibita per la legge giudaica. Di sabato infatti non si può lavorare. Ma il sabato è fatto per l’uomo, ribadisce Gesù. Il giorno di riposo serve a custodire l’uomo dalle fatiche degli altri giorni. È un giorno provvidenziale. Per gli ebrei è il sabato, per i mussulmani il venerdì e per noi cristiani è la Domenica. È comunque un giorno della settimana che Dio ci ha donato per liberarci dalla tentazione dell’onnipotenza. Infatti l’uomo che pretende di lavorare più di Dio manifesta una volontà latente di dominio sul tempo, sulle cose e sugli altri. L’uomo che non sa godersi il riposo è certamente affetto da manie di controllo. Non si fida più della provvidenza, non sa rilassarsi, non sa concedersi spazi di gratuità. Ed è proprio per custodire l’uomo da tutte queste terribili tentazioni che Dio ha previsto il riposo sabbatico. Il sabato ci salva dal nostro delirio di onnipotenza. È liberante. Eppure, paradosso dei paradossi, i farisei e i detentori della legge, hanno fatto del sabato una gabbia per l’uomo. Impedendogli di fare qualsiasi cosa, invece di liberarlo lo hanno di nuovo imprigionato. È difficile essere liberi, difficile restarlo, difficile comportarsi di conseguenza. Ma l’esempio di Cristo ci illumina: l’amore viene prima della legge. È l’amore che rende liberi. È l’amore che ci rende capaci di vivere come uomini e donne consapevoli.