• 1 Maggio 2024 16:01

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Le patatine ci rubano il mestiere: siamo noi cattolici i veri portatori di scandalo

di Andrea Canton – La cosa più triste dell’ennesima polemica a innesco controllato della pubblicità delle patatine non è l’offesa all’Eucarestia, quanto la resa di tutte le parti in causa all’accettazione di uno scenario in cui il credente è l’ultimo giapponese in guerra, a difesa di un fortino che cede sempre più contro l’ondata della secolarizzazione, mentre “l’utente medio” osserva la scena come un Orsini qualunque guarda gli ucraini, offendendoli perché non si arrendono in fretta.
Lo scandalo vero non è la pubblicità di una suora cicciona (come fa notare bene Mocellin, quanto sessismo e disprezzo per le suore) che scambia le ostie con patatine, lo scandalo vero, per il mondo, è che il Creatore degli astri e del cosmo, il Principio su cui si fondano e del quale sono in cerca millenni di sapere, scienza, arte, spiritualità, emotività e profondità degli uomini di ogni regione e di ogni epoca, si è fatto uccidere in Croce, ha sconfitto la morte davvero e si offre a noi, sotto forma visibile di pezzo di pane, in ogni Chiesa del mondo. E lo scandalo ulteriore è che c’è un buon numero di persone, buone o in cammino, che non solo ci crede, ma che offre ogni giorno la sua vita per questa convinzione.
Ecco. Non solo le patatine, siamo noi cattolici che non abbiamo più il coraggio di fare il nostro mestiere: scandalizzare quegli esseri umani convinti di essere solo ammassi di carne destinata a marcire annunciando loro – e alle loro orecchie sorde – che sono in realtà pezzi di eternità destinati a qualcosa di grande fin dall’inizio del tempo e dell’essere.