• 18 Maggio 2024 6:29

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

L’Odine Francescano Secolare d’Italia sui luoghi di Don Pino Puglisi

Diilsycomoro

Set 2, 2023

Sulla sua tomba è scolpita la frase di Gesù: «Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici». Don Pino Puglisi viene ricordato oggi, a trent’anni dalla morte, come un esempio di fede, di impegno sociale e di impavida lotta contro il male. Per questo la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia, in pellegrinaggio a Palermo in occasione della festa del patrono san Ludovico, ha voluto visitare e sostare in preghiera nei luoghi calcati dal martire, alla sua dimora nel quartiere Brancaccio di Palermo.

«Più che prete antimafia, era un cristiano pro Vangelo», ha detto in passato il vescovo Corrado Lorefice riferendosi al prete siciliano beatificato nel 2013. In questo segreto, nel vederlo non come un uomo “contro”, bensì come un uomo “pro”, un costruttore infaticabile di bene, di dignità umana, di libertà, di verità, di civiltà e legalità sta la motivazione profonda per cui i francescani secolari d’Italia vogliono ispirarsi a lui nel cammino e impegno, sempre arduo, nella società e nella politica. Con una consapevolezza espressa da don Puglisi stesso: «Siamo testimoni della speranza. La testimonianza cristiana va incontro a difficoltà, una testimonianza che diventa martirio». Pronti a offrire la propria vita fino in fondo per il Vangelo.

L’OFS d’Italia, con il ministro Luca Piras in primis, in rappresentanza di una intera realtà nazionale, ha voluto rendere omaggio anche alla tomba di Paolo Borsellino, il magistrato che, insieme a Giovanni Falcone, ha combattuto a lungo la mafia, e per questo fu assassinato a Palermo nel 1992 con la sua scorta. Borsellino è simbolo di un’Italia che non si arrende alle ingiustizie, e rappresenta un modello soprattutto agli occhi delle nuove generazioni.

«La lotta alla mafia – diceva il magistrato ucciso – dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità».

In tale approccio si intravede il lascito della ricerca della libertà e della giustizia che Borsellino ha voluto offrire a tutti, espressive di un impegno morale prima ancora che professionale. La sua eredità morale sprona i francescani a offrire, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità e delle proprie responsabilità, un contributo alla difesa dei valori di giustizia, legalità, integrità e trasparenza, nella chiamata «insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed evangelico per la realizzazione del Regno di Dio», come afferma l’art 14 della Regola OFS.

Puglisi e Borsellino: due campioni di impegno civile e politico che l’OFS d’Italia vuole ricordare e ritrovare come creativa fonte di ispirazione, in occasione della trasferta siciliana. Figure luminose e mai banali. Figure che richiamano ai laici francescani l’invito a essere «presenti con la testimonianza della propria vita umana, e anche con iniziative coraggiose tanto individuali che comunitarie, nella promozione della giustizia, in particolare nel campo della vita pubblica, impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla loro fede» (art 15 della Regola OFS).

Perchè il punto di vista dei francescani, oggi come ieri, è sempre quello di non accontentarsi della mediocrità di piccole rotte di cabotaggio, bensì di rispondere all’appello di Cristo Gesù  a prendere il largo, in mare aperto:  «Duc in altum».

(Fonte: fvsonline.it)