• 21 Maggio 2025 4:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Lunedì della III settimana di Pasqua

Letture: 1Cor 15,1-8   Sal 18   Gv 14,6-14

Riflessione biblica

“Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?” (Gv 6,22-29). Gesù rispose: non «le opere», ma compiere «l’opera di Dio»: “che crediate in colui che egli ha mandato”. In verità, la fede non è “un’opera”, ma fidarsi totalmente di Dio, che in Gesù ci offre la vita eterna: “Questa è la volontà del Padre mio: chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,40); è donarsi pienamente a Cristo e vivere in lui: “non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). poverta-300x211 L’opera di Dio: credere in GesùSiamo preoccupati di «fare molte cose» (rosari, messe, coroncine, ecc.) che ci rendono giusti dinanzi a Dio, l’importante è che io le compia in Gesù; non è importante il mio impegno sociale per aiutare i poveri, ma che noi vediamo in loro Gesù: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40), e li amiamo con lo stesso amore di Gesù: “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). Gesù compì il segno della moltiplicazione dei pani, si è interessato dei poveri, eppure egli dice che non basta questo segno della carità: esso va compiuto credendo in lui, operando nel suo nome e cercando la comunione con lui. Senza comunione con Gesù, non c’è vero cristianesimo: “Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato”. Credere in Gesù è essenziale, come è essenziale cibarsi del “cibo duraturo”, il “cibo di vita eterna”: “Io sono il pane della vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,48.54). Credere è rimanere in comunione con Gesù e in lui portare frutti di vita eterna: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,4-5).

Lettura esistenziale

vangelo-300x157 L’opera di Dio: credere in Gesù“Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?” (Gv 6,28). Compiere le opere di Dio è ben altro che osservare i suoi comandamenti. Opera di Dio è la creazione, opera sua è la liberazione del popolo dalla schiavitù e poi la meravigliosa volontà di costruire, nonostante tutte le delusioni, una storia di alleanza. Compiere l’opera di Dio è parteciparvi, essere in qualche modo capaci di creare legami buoni di alleanza con tutto ciò che vive. Gesù risponde a questa grande domanda dicendo: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato” (Gv 6,29). Al cuore della fede sta la ferma, dolcissima fiducia che Gesù è Dio. Egli ci svela il Volto del Padre, la sua natura, la sua essenza che è: Amore. In Lui non c’è nessun aspetto minaccioso, ma solo le due ali aperte di una chioccia che protegge e custodisce i suoi pulcini (Lc 13,34), con tenerezza infinita. Il fondamento dell’etica biblica sta nel fare ciò che Dio fa, nell’agire come agisce Dio, comportarsi come Lui si è comportato, come Gesù ci ha mostrato. Dio non domanda, Dio dà. Dio non pretende, Dio offre. Dio non esige nulla, dona tutto. Ma Dio non dà cose, Egli non può dare nulla di meno di se stesso. Ma dandoci se stesso ci dà tutto (Ermes Ronchi).