• 6 Maggio 2024 0:39

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Tiziana Frigione

Santi Pietro e Paolo Apostoli

Letture At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18;  Mt 16,13-19

Riflessione biblica

“Ma voi, chi dite che io sia?”. C’è una risposta che viene dall’alto, non suggerita da “carne e sangue”, ma dallo Spirito che opera in noi: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16). È la base fondante della nostra fede, che non solo ci conferisce il nome: “Ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani” (At 11,26), ma che ci edifica come Chiesa di Dio: “Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù” (Ef 2,19-20).cristo-1-300x200 Ma voi, chi dite che io sia Gesù è “la roccia” (1Cor 10,4), “il fondamento” (1Cor 3,11), “la pietra che i costruttori hanno scartata, ma che è diventa-ta la pietra d’angolo” (Mt 21,42). Su tale “pietra angolare”, ciascuno edifica secondo quel carisma che Dio gli ha concesso: “A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo” (Ef 4,7), per “edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,12-13). Non è Pietro che fonda la Chiesa, ma Gesù che gli ha detto: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa” (Mt 16,18). E ancora: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore” (Gv 21,15-17). E Pietro ci invita: “Avvicinatevi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso” (1Pt 2,4-6). E anche Paolo ha sentito la voce di Gesù: “Alzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”. Entrambi gli apostoli ci indicano Cristo e ci ricordano che la santità è “vivere in Cristo” ( Gal 2,20) e “camminare nella carità, nel modo che anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5,2). santi-pietro-e-paolo-300x241 Ma voi, chi dite che io sia

Letture esistenziale

Gesù ci interroga, ci mette in gioco, ci chiede che relazione abbiamo con lui, chi è per noi, ci fa riflettere su due livelli: quello del mondo, nel quale siamo immersi e quello personale, che è necessario risvegliare. Spesso ci adattiamo così tanto al mondo, alle teorie, agli insegnamenti, al “sì dice”, che non abbiamo più un pensiero nostro sulle cose, le assumiamo , fino a credere che siano nostre e le ripetiamo automaticamente. Ad un certo punto non c’è più lui e non ci siamo noi! Perdiamo la libertà di sentire, creare, pensare, attingere alla fonte interiore, alla nostra vera identità ed è l’esterno ad avere il sopravvento. E’ quello che subiamo costantemente dai social, dalla TV, nei vari gruppi, da un certo tipo di informazione fino a ridurci dei burattini. E’ il momento di prenderci cura del livello personale, che è il luogo della consapevolezza, della verità, dove possiamo imparare a fare esperienza di noi stessi, di ciò che sentiamo veramente, superando condizionamenti, la presunzione, la persecuzione, la pigrizia di ripetere ciò che abbiamo sentito dire, per aprirci all’amore che restituisce verità, identità e relazioni autentiche. Ascoltando Gesù, possiamo rispondere alle sue domande solo mettendo a nudo il cuore, perché possiamo conoscere solo attraverso l’amore che ci fa desiderare di partecipare alla sua stessa vita. La risposta di Pietro è emozionante, bella, intensa, perché manifesta tutto il suo amore, per Lui Gesù è tutto il desiderio che si realizza, l’attesa, la promessa che si compie, è Dio stesso ….è tutto.
E’ sulla purezza di questo amore che Gesù fonda la Chiesa, perché l’amore ci fa entrare nel Regno dei cieli, ci guida nel discernimento, ci fa dono di una conoscenza, una consapevolezza che ci mette in relazione con lui, ci fa benedire davvero ogni cosa e di fronte al male ci dà il potere di andare a fondo fino a trovare tutto il bene possibile, per essere Chiesa e crescere insieme.
Oggi nella festa dei Santi Pietro e Paolo, preghiamo per il nostro papa Francesco, perché ci guidi e ci tenga uniti, tutti figli e fratelli in cammino.