• 18 Maggio 2024 13:30

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Messina. A 80 anni dalla Strage di Chiusa Orto Liuzzo/Gesso

Diilsycomoro

Ago 10, 2023

di Sostine Cannata – Il 14 agosto del 1943 una pattuglia di sei carabinieri della Stazione di Castanea delle Furie incappò insieme a un civile, nella precipitosa ritirata dei tedeschi oltre lo Stretto di Messina. Era stato dato loro l’ordine di vigilare, rigorosamente in borghese, sulla salvaguardia delle infrastrutture, tra le quali il ponte sul torrente Tarantonio, affinché non venisse fatto saltare durante la ritirata delle truppe tedesche. Nel loro pattugliamento si scontrarono con una pattuglia tedesca che tentava di depredare una villa privata. Qui a difenderla c’era il civile, anch’egli assassinato dai tedeschi, Stefano Giacobbe. I carabinieri Santo Da Campo di Novara di Sicilia, Antonio Rizzo di Scaletta Zanclea, Tindaro Ricco di Gioiosa Marea, Antonio Caccetta di Sinagra, Nicola Pino di Barcellona e Santo Salvatore Graziano di Librizzi erano disarmati, tranne per il possesso di una pistola da parte dell’appuntato capo-pattuglia. I carabinieri furono catturati, Giacobbe fu ucciso e loro fucilati poco dopo in contrada Chiusa a Orto Liuzzo. Un carabiniere, Santo Graziano, sopravvisse sia all’esecuzione che al colpo di grazia e fu il testimone oculare di tutta la vicenda, che denunciò presso la caserma di Castanea a Messina.

IMG-20230801-WA0009-1024x736 Messina. A 80 anni dalla Strage di Chiusa Orto Liuzzo/Gesso

Fu aperto un procedimento giudiziario. Graziano rilasciò ulteriori dichiarazioni offrendo tutto il proprio contributo perché gli assassini potessero essere individuati. Purtroppo gli equilibri internazionali che portarono poi alla guerra fredda spinsero gli atti di questa inchiesta a essere nascosti insieme agli atti di altri quasi settecento fatti di sangue perpetrati dai nazi-fascisti, in quello che è stato definito “l’armadio della vergogna” fino a metà degli anni ottanta del ‘900.