di Francesca Di Carlo
Tremano le gambe,tremano le mani
il dolore è così grande che non si vede un domani.
Una lapide,un vessillo tricolore,
è tutto quello che resta per renderti onore.
Il tuo sorriso si è spento per sempre
in quella tragica mattina del 12 novembre.
A casa il conto alla rovescia era quasi terminato,
ma all’improvviso un clamoroso boato.
Una strage pianificata nei minimi dettagli, per vendicarsi degli ‘invasori’
che in quella terra di conflitti,infondevano pace e speranza nei cuori.
È bastato un attimo per farla finita :
sogni, speranze, aspettative di tutta una vita!
Ecco che,dal nulla,arriva una telefonata,
che annuncia la tragedia con voce spezzata.
Urla,incredulità,sconforto.
‘Ridatemi mio figlio,non è morto!’
Silenzio assordante.
Buio accecante.
Non può esistere rassegnazione,
non può sussistere consolazione.
Nell’animo è tutto nero,
nel sangue scorre il gelo,
niente sovrasta il peso del tuo pensiero,
si è fermato anche il cielo.
Eroe senza ritorno,
ogni tuo sogno è stato infranto,
come il cuore di chi ti stava intorno,
che si lascia trasportare in uno spasmodico pianto.
La tua memoria è incisa nella mente,
come una lama di un coltello tagliente,
che penetra l’anima afflitta dai perché.
Più vasto dell’oceano e del cielo stellato,
indefinibile ed incolmabile è il vuoto che hai lasciato.
Per evocare la pace, credendo fino in fondo in questo ideale,
hai immolato la tua vita, in quel Contingente, Carabiniere leale!
Figlio della Patria, hai dimostrato il tuo valore,
portando in alto fede e riconoscenza al Tricolore.
La tua storia fa unire,
il tuo ricordo fa ambire,
a perseguire le tue orme,
appassionandosi a quell’amata uniforme.
Non c’è fiamma che si consumi,
non c’è mondo che vada in frantumi,
non c’è sole che tramonti,
non c’è giorno in cui con la tua assenza non si facciano i conti.
Con un nodo alla gola che non scompare,
siamo consapevoli che la tua anima libera e leggera sarà per sempre immortale.
A Ivan, alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri,
ai suoi indimenticabili Eroi, con la lealtà,la fedeltà, l’altissimo onore e l’ardore nei loro cuori; come Oro e Fiamma, che nessuno potrà mai scalfire nè spegnere.
Alla memoria della strage di Nassiryia e di tutti i caduti per la Patria.
Il video è realizzato da Andrea Brancato, la poesia di Francesca Di Carlo è letta da Palmira Mancuso