• 1 Maggio 2024 8:05

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

OFS di Sicilia, “COME A CANA”: La Famiglia che genera e che educa

Nei giorni del 6 e 7 Aprile nel meraviglioso scenario dell’Hotel Saracen all’Isola delle Femmine, si è svolto l’incontro regionale delle Famiglie Francescane e non.
L’esperienza è iniziata nel quartiere di Danisinni, dove l’incontro con quei luoghi in cui la rigenerazione urbana restituisce dignità alle persone, ha lasciato ai presenti, attraverso le parole di Fra Mauro la differenza tra “fratellanza” e “Fraternità”.
La presenza di Padre Salonia, con il quale avevamo già fatto un camposcuola, e del pittore Igor Scalisi, che avevamo conosciuto negli anni in cui il Convento di San Giovanni Gemini era sede di Postulandato, ci ha riportati alla mente vecchi ricordi e dati nuovi spunti di riflessione e di approfondimento sul vivere la generatività all’insegna della bellezza, della reciprocità e della differenziazione.
L’invito a riscoprire la bellezza nelle periferie delle città, nelle periferie degli animi, risuonato con forza nei due giorni, è quanto lo stesso Papa Francesco ci invita a vivere quando parla di “Chiesa in Uscita” e di Chiesa attenta a coloro che sono considerati “scarti” di questo mondo, fratelli preziosi che portano a Cristo…che sono l’immagine di Cristo ma messi ai margini dalla nostra società!
Nel monito “Va e ripara la mia Chiesa!”, Padre Salonia ha aperto nuovi scenari di approfondimenti.
Ha attualizzato questa frase sottolineando come la semplice “C” del termine Chiesa si apre a tanti significati :
…Va è ripara il mio “Corpo”
…Va e ripara la tua “Casa”…
…va è ripara la “Città”…
…va e ripara il “Creato”…
…va e ripara la “Comunità”,
Padre Salonia ricordava inoltre che la Bellezza salverà il mondo!
Ma quale bellezza?!
La bellezza che trasformerà e salverà il mondo, ricordava, è quella che risplende in un volto che ha sofferto ed è rimasto luminoso!
Grati di quanto abbiamo ricevuto, ringraziamo il Consiglio regionale OFS per averci donato questa esperienza!
Possa la Madonna della Cura, la cui immagine ci è stata consegnata, prima di partire, aiutarci ad immeggerci nelle “periferie” di questo mondo e di quanti incontreremo per poter trasformare le fragilità in Bellezza.
(fonte Ofs san Giovanni Gemini)