• 1 Maggio 2024 13:25

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Opinione o mancanza di Carità? quel “mondo al contrario” che Dio predilige

di FraPè -In questi giorni non si fa che parlare del libro del generale Vannacci e della libertà di opinione. Un caso che non divide solo il governo ma anche l’opinione pubblica. Molti sono coloro che si appellano al diritto di libertà di espressione, diritto sacrosanto. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione: lo dice la Costituzione (art. 21) ed è un principio sancito da tutti i moderni Stati democratici. Però, attenzione, l’opinione espressa non deve mai ledere l’altrui riservatezza, onore e reputazione, e non mi sembra che il generale in questione non sia stato ne prudente e ne tanto meno gentile nell’esprime il suo pensiero sui gay o su la gente dalla pelle diversa dalla sua.

Preoccupante  è ciò che Vannacci scrive sulla famosa pallavolista di origine nigeriana che gioca nella Nazionale Italiana . “Se Paola Egonu  è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità che si può scorgere in tutti gli affreschi, i quadri, le statue…». L’Avvenire  di qualche giorno fa afferma: “Così scrive il generale e non pochi si sono affrettati a dargli ragione. Dov’è lo scandalo, si è detto. Egonu non rappresenta le caratteristiche fisiche di un’italiana. Già. E qual è la differenza? Non è difficile: è nera. Nient’altro la distingue da una ragazza “italiana” più alta della media. È questo il mondo al contrario che vogliamo rimettere sui suoi piedi? Il ritorno al razzismo somatico? Dove conta il ‘colore’ cui siamo abituati da secoli?”

Stabilire, però, l’esatto confine tra critica e ingiuria non è facile, ma un linguaggio duro, volgare, offensivo, lo sappiamo riconoscere tutti. Se le parole volano, lo scritto rimane. Sono più che sicuro che il libro del generale avrà ripercussioni sulla massa con una preparazione culturale medio bassa e che i sentimenti di odio andranno espressi come se fosse un diritto. “Odiare qualcosa o qualcuno è legittimo, è un sentimento personale. Non vedo perché dovremmo vivere in un mondo che prova solo amore” queste le parole del generale. Da cristiani, da battezzati non si può e non si deve accettare un simile ragionamento. Ma naturalmente non tutti la pensano così: si appellano alla libertà di opinione ma se qualcuno la pensa in maniera diversa o si azzarda a dire che il generale ha sbagliato o, come è successo alla libraia Clara Abatangelo, titolare della libreria ‘Ubik’ di Castelfranco Veneto che si è rifiutata di vendere il libro, non vengono risparmiati epiteti, insulti e persino aggressioni. Democrazia a senso unico: o si è con noi o contro di noi, per i seguaci di una destra omofoba, xenofoba e sessista vale il pensiero unico e omologato, la diversità di pensiero è una meta molto distante da accettare.

Non solo gay e migranti. Il generale nel suo libro Il mondo al contrario, non risparmia nessuno. E così accanto agli attacchi contro gli omosessuali e gli stranieri che arrivano sui barconi nel nostro Paese, Vannacci se la prende anche con le donne tanto da definire le femministe “moderne fattucchiere”.

Le opinioni – così come scrive Angelo Greco nel sito laleggepertutti.it – è lecito esternarle anche con l’uso di un linguaggio colorito e pungente. Se così non fosse, nessuno potrebbe mai esprimere un’opinione, a patto che come afferma la legge e la giurisprudenza  un’opinione personale o  una critica va espressa utilizzando un linguaggio garbato seppur deciso, non denigratorio o insinuante e, soprattutto, senza la volontà e la consapevolezza di offendere. Se ci si attiene a tali regole non si deve temere alcuna azione penale, in quanto si sta esercitando la propria libertà di espressione e di critica (per come garantita dalla Costituzione).

Ciò che, invece, bisogna evitare  e che Vannacci non ha fatto, è l’uso di espressioni e argomenti offensividenigratori o anche dubitativi, insinuanti, allusivi, che in sostanza trascendano in attacchi personali diretti a colpire gratuitamente la sfera morale e privata altrui .La verità va detta? certo, ma nella Carità, non è sempre facile ma va tentato se vogliamo costruire un mondo che vive nella Pace. Ovviamente non poteva mancare l’intervento  benedicente di colui che la discriminazione e l’odio sono pane quotidiano e cavallo di battaglia Salvini che, sicuramente con le sue posizioni ha messo in difficoltà Meloni, Crosetto e Giorgetti.
Vannacci ha tutto il diritto di dire ciò che vuole, nei limiti, però, tracciati dalla Costituzione repubblicana e dalle leggi penali. Sono queste che vigono, non le leggi di Norimberga. È la Costituzione italiana che si erge a parametro di legittimità delle scelte politiche di un Paese, non il Manifesto della razza.
Il libro di Vannacci è antievangelico e palesemente disumano… basterebbe leggere una pagina di Vangelo per capire che leggerlo è una perdita di tempo, perchè guarda caso il Vangelo dice che il mondo al contrario (titolo del libro) che Vannacci descrive è quel mondo che Dio in Gesù ama follemente.
Quel mondo al contrario siamo ognuno di noi con i nostri limiti e i nostri peccati e le nostre “anormalità”. Dio ci ama in Cristo Gesù senza fare differenza alcuna tra gli uomini, perché tutti siamo suoi figli, anche i gay, le prostitute, i trans, i neri… tutti… anche Vannacci e chi la pensa come lui. Questa non è un’opinione ma un dato di fatto!

L’unica anormalità  in questo mondo è l’assenza dell’amore, il resto sono solo chiacchiere generatrici di odio.