• 17 Maggio 2024 4:20

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Letture: Gen 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59

Riflessione biblica

“In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno” (Gv 8,51-59). Spesso Gesù ha promesso di dare la vita eterna, ma qui pone una condizione molto interessante dal punto di vista spirituale. parola-preghiera-300x188 OsservareOsservare: guardare con attenzione, per scoprire nella parola di Dio il senso profondo che può cambiare la vita. È meditare la parola per comprenderla, assimilarla e viverla. È gustarla con sapienza, perché essa guidi i nostri pensieri, renda fruttuose le nostre azioni, ci faccia vivere nell’amore: “La sapienza è radiosa e indefettibile, contemplata da chi l’ama e trovata da chi la ricerca. Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà senza affanni. Suo principio è desiderio d’istruzione; la cura dell’istruzione è amore; l’amore è osservanza delle sue leggi, garanzia di immortalità e l’immortalità fa stare vicino a Dio” (Sap 6,12-19). Osservare: è “vigilare con responsabilità”, altrimenti sarà come “la parola seminata tra i rovi”: “Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione.” (Lc 8,14). Osservare: è custodire, conservare con cura nel cuore alla maniera di “Maria, che da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Osservare è mettere in pratica: “Rimani saldo in ciò che hai imparato e che credi fermamente: tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2Tim 3,14.16). Meditare: è esigenza del cuore che cerca costantemente il Signore, per divenire sapiente e innamorarsi di lui che ha parole di vita eterna: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio” (Gv 6,68-69). La sua parola sia per noi cibo gustoso e meditarle conoscere “le insondabili ricchezze del mistero di Cristo, in cui sono racchiusi tutti i tesori della scienza e della sapienza” (Col 2,3).

Lettura esistenziale

parola-1-300x191 Osservare“ln verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte” (Gv 8, 51). Il crescendo della discussione che Gesù sta tenendo arriva fino a un’affermazione che lascia davvero senza parole i suoi interlocutori. Egli addirittura afferma che chi osserva la sua parola non morirà mai, avrà cioè la vita eterna. Ma cos’è la vita eterna? ‹‹L’espressione “vita eterna” non significa la vita che viene dopo la morte, mentre la vita attuale è appunto passeggera e non una vita eterna. “Vita eterna” significa la vita stessa, la vita vera, che può essere vissuta anche nel tempo e che poi non viene più contestata dalla morte fisica. È ciò che interessa: abbracciare già fin d’ora la “vita”, la vita vera, che non può più essere distrutta da niente e da nessuno›› (Benedetto XVI). Gesù comincia a scoprire le carte e a palesare apertamente chi è e perché è venuto. Egli è il Figlio di Dio ed è venuto a liberare l’uomo dalla schiavitù del peccato e della morte e va accolto nella nostra vita come tale. Il riconoscimento della divinità di Gesù non serve a Lui, che rimane Dio a prescindere dalla nostra fede, ma serve alla nostra salvezza. Ma le parole di Gesù che si proclama inviato da Dio sconvolgono le convinzioni ebraiche: come può un uomo non morire solo ascoltando la parola di questo rabbì? Ma l’annuncio del Signore va oltre la ristrettezza della visione dei giudei: chi osserva la sua parola non conoscerà la morte perché la Parola di Gesù è parola di vita, è dono che viene direttamente da Dio. E proprio quel Dio che anche i giudei riconoscono come loro Dio, è Colui che ha mandato Gesù, che lo glorifica, che conosce la sua volontà e la vive fino in fondo.