• 29 Aprile 2024 15:28

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Quelle cose nascoste ai sapienti e rivelate ai piccoli

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santa Caterina da Siena

Letture: 1Gv 1,5-2,2; Sal 102; Mt 11,25-30

Riflessione biblica

“Ti rendo lode, Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11,25-30). Ieri parlavamo della “sapienza dall’alto”, che Gesù ci comunica attraverso il suo Santo Spirito: “Tra coloro che sono perfetti parliamo di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria” (1Cor 2,6-7). santa-caterina-225x300 Quelle cose nascoste ai sapienti e rivelate ai piccoliIn tale sapienza divina, Caterina si è immersa con la forza del suo amore: “Io ho gustato e veduto con la luce dell’intelletto nella tua luce il tuo abisso, o Trinità eterna, e la bellezza della tua creatura. Vedendo me in te, ho visto che sono tua immagine per quella intelligenza che mi viene donata della tua potenza, o Padre eterno, e della tua sapienza, che viene appropriata al tuo Unigenito Figlio. Lo Spirito Santo poi, che procede da te e dal tuo Figlio, mi ha dato la volontà con cui posso amarti” (S. Caterina). E, in tale comunione con Dio Uno e Trino, verità sapienza e amore, Caterina si lasciò infiammare della fiamma che brucia e purifica: “Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Sei tu che consumi col tuo calore ogni amor proprio dell’anima. Tu sei fuoco che toglie ogni freddezza, e illumini le menti con la tua luce, con quella luce con cui mi hai fatto conoscere la tua verità” (S. Caterina). Dietro il suo esempio, lasciamoci illuminare la mente dalla verità di Dio e il cuore dalla sua sapienza per “non conformarci a questo mondo, ma di lasciarci trasformare rinnovando il nostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). La via perfetta per raggiungere tale obbiettivo spirituale è una sola: “Ponetevi per obbiettivo Cristo crocifisso, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. Non indugiate né aspettate tempo, perché il tempo non aspetta voi” (S. Caterina). Con Gesù, percorrendo con lui la via della Croce, impareremo la sapienza del cuore e l’amore ci renderà miti ed umili di cuore, sempre disponibili al sacrificio del nostro egoismo e pronti al servizio dei fratelli.

Lettura esistenziale

gesu-e-i-bambini Quelle cose nascoste ai sapienti e rivelate ai piccoli“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra” (Mt 11, 25).La lode è la forma di preghiera che più immediatamente riconosce che Dio è Dio e Lo canta per Se stesso. Dallo stupore davanti alla più grande “meraviglia” compiuta da Dio nella storia della salvezza, cioè l’Incarnazione del suo Figlio, la sua morte vincitrice della morte, la sua risurrezione, la sua ascensione alla destra del Padre, sale da tutta la Chiesa, la lode a Dio. Questa lode è contenuta ed espressa soprattutto nell’Eucaristia che è per eccellenza il “sacrificio di lode”.

Lo Spirito Santo che ammaestra la Chiesa e le ricorda tutto ciò che Gesù ha detto, la educa anche alla vita di preghiera, suscitando varie espressioni di preghiera: benedizione, domanda, intercessione, azione di grazie e lode.

preghiera-1-300x168 Quelle cose nascoste ai sapienti e rivelate ai piccoliPer il fatto che Dio lo benedice, il cuore dell’uomo può a sua volta benedire colui che è la sorgente di ogni benedizione. La preghiera di domanda ha per oggetto il perdono, la ricerca del Regno, come pure ogni vera necessità. La preghiera di intercessione consiste in una domanda in favore di un altro. Non conosce frontiere e si estende anche ai nemici. Ogni gioia e ogni sofferenza, ogni avvenimento e ogni necessità può essere materia dell’azione di grazie, che, partecipando a quella di Cristo, deve riempire l’intera vita: “In ogni cosa rendete grazie” (1 Ts 5,18). Infine, la preghiera di lode, completamente disinteressata, si concentra su Dio e lo celebra, rendendogli gloria prima di tutto perché EGLI È.

Se sulle nostre labbra e nel nostro cuore non fiorisce la lode, al suo posto si fa strada ben presto la lamentela e la mormorazione. La preghiera di lode sgorga da un cuore grato, che sa accorgersi e riconoscere i benefici ricevuti da Dio. Un cuore grato a Dio lo sarà anche agli uomini e viceversa.